L’istituto del mandato di arresto europeo ha rappresentato la prima forma di attuazione, nel settore penale, del principio del reciproco riconoscimento delle decisioni giudiziarie, divenuto criterio informatore della cooperazione giudiziaria nell’Unione a seguito del Consiglio europeo di Tampere del 1999. Se è indiscutibilmente un’evoluzione dell’estradizione, di cui condivide le finalità, non può esserne inteso, però, come forma semplificata. Diversa ne è, infatti, la logica, informata al principio del mutuo riconoscimento. Differenti sono, di conseguenza, le modalità operative. Travagliato è stato, peraltro, l’iter legislativo per conformare il diritto interno al nuovo istituto e il risultato – trasposto nella l. 29.4.2005, n. 69 – mostra sensibili deviazioni rispetto alle linee portanti della normativa sovranazionale. Sulla base di queste premesse, il presente controbuto si propone di delineare fisionomia e tratti caratteristici dell'istituto e di analizzare le procedure di consegna che hanno sostituito, nelle relazioni tra Stati membri dell’Unione europea, le disposizioni convenzionali in materia di estradizione
Troisi, P. (2014). Mandato di arresto europeo. In Diritto online : Approfondimenti enciclopedici : Diritto penale e procedura penale. Roma : Istituto Enciclopedia italiana fondata da Giovanni Treccani [10.7394/DOL-210].
Mandato di arresto europeo
TROISI, PAOLO
2014-01-01
Abstract
L’istituto del mandato di arresto europeo ha rappresentato la prima forma di attuazione, nel settore penale, del principio del reciproco riconoscimento delle decisioni giudiziarie, divenuto criterio informatore della cooperazione giudiziaria nell’Unione a seguito del Consiglio europeo di Tampere del 1999. Se è indiscutibilmente un’evoluzione dell’estradizione, di cui condivide le finalità, non può esserne inteso, però, come forma semplificata. Diversa ne è, infatti, la logica, informata al principio del mutuo riconoscimento. Differenti sono, di conseguenza, le modalità operative. Travagliato è stato, peraltro, l’iter legislativo per conformare il diritto interno al nuovo istituto e il risultato – trasposto nella l. 29.4.2005, n. 69 – mostra sensibili deviazioni rispetto alle linee portanti della normativa sovranazionale. Sulla base di queste premesse, il presente controbuto si propone di delineare fisionomia e tratti caratteristici dell'istituto e di analizzare le procedure di consegna che hanno sostituito, nelle relazioni tra Stati membri dell’Unione europea, le disposizioni convenzionali in materia di estradizioneFile | Dimensione | Formato | |
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