L'articolo esamina il contributo della sentenza Torralbo Marcos al dibattuto problema del campo di applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Viene ripercorso, in primo luogo, l’andamento della giurisprudenza della Corte di Giustizia sull'interpretazione dell’art. 51 della Carta di Nizza-Strasburgo, con particolare riferimento alla nozione di "attuazione di diritto dell’Unione" come presupposto per l’applicazione agli Stati membri della tutela dei diritti fondamentali di matrice eurounitaria. In secondo luogo, rilevato il recente consolidarsi di una interpretazione rigida dei presupposti per l’applicabilità della Carta dei diritti, vengono evidenziati i criteri, da ultimo emersi nella giurisprudenza del Giudice europeo, che devono indurre a ritenere una norma di uno Stato membro attuativa del diritto dell’Unione, sì da far scattare il meccanismo "multilivello" di protezione dei diritti. Qualche cenno, infine, viene riservato all’efficacia interindividuale della Carta dei diritti che sembra presupposta nella sentenza in commento, soprattutto alla luce di altre recenti pronunce.
Giunta, C. (2014). L’interpretazione dell’art. 51 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea: il caso Torralbo Marcos nel quadro della recente giurisprudenza della Corte di Giustizia. LA RIVISTA NELDIRITTO(6).
L’interpretazione dell’art. 51 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea: il caso Torralbo Marcos nel quadro della recente giurisprudenza della Corte di Giustizia
GIUNTA, CONCETTA
2014-01-01
Abstract
L'articolo esamina il contributo della sentenza Torralbo Marcos al dibattuto problema del campo di applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Viene ripercorso, in primo luogo, l’andamento della giurisprudenza della Corte di Giustizia sull'interpretazione dell’art. 51 della Carta di Nizza-Strasburgo, con particolare riferimento alla nozione di "attuazione di diritto dell’Unione" come presupposto per l’applicazione agli Stati membri della tutela dei diritti fondamentali di matrice eurounitaria. In secondo luogo, rilevato il recente consolidarsi di una interpretazione rigida dei presupposti per l’applicabilità della Carta dei diritti, vengono evidenziati i criteri, da ultimo emersi nella giurisprudenza del Giudice europeo, che devono indurre a ritenere una norma di uno Stato membro attuativa del diritto dell’Unione, sì da far scattare il meccanismo "multilivello" di protezione dei diritti. Qualche cenno, infine, viene riservato all’efficacia interindividuale della Carta dei diritti che sembra presupposta nella sentenza in commento, soprattutto alla luce di altre recenti pronunce.File | Dimensione | Formato | |
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