Il nuovo art. 2479-bis, comma 1, c.c. – così come, un tempo, l’art. 2484 c.c. – dispone che la convocazione di assemblea di s.r.l. sia spedita ai soci almeno otto giorni prima dell’adunanza: il tenore letterale della norma fa dubitare della natura recettizia dell’avviso, talora sostenuta, invece, da parte di alcuni sia in dottrina sia, soprattutto, nella giurisprudenza di merito. Presto sul problema si pronuncerà la Corte di Cassazione: le Sezioni Unite, di fatti, dovranno chiarire se, ai fini della validità dell’assemblea e delle relative deliberazioni, la convocazione debba effettivamente pervenire a ciascuno dei soci entro la data di svolgimento della riunione oppure se sia sufficiente la tempestività del suo invio. Tuttavia, la Suprema Corte dovrà pronunciarsi sulla normativa previgente; e se è certo che sul piano dei tempi della convocazione nulla è cambiato dopo la riforma del 2003, il novellato sistema dell’invalidità delle decisioni dei soci e, più in generale, gli innovativi tratti tipologici assegnati alla s.r.l. suggeriscono soluzioni distinte per la vecchia e per la nuova disciplina.
Rossi, M. (2013). Sulla natura non recettizia dell'avviso di convocazione di assemblea, fra vecchia e nuova s.r.l., in attesa delle Sezioni Unite. Cassazione Civile,sez.I, ord., 4 settembre 2012. IL CORRIERE GIURIDICO, 30(3), 354-367.
Sulla natura non recettizia dell'avviso di convocazione di assemblea, fra vecchia e nuova s.r.l., in attesa delle Sezioni Unite. Cassazione Civile,sez.I, ord., 4 settembre 2012
ROSSI, MASSIMO
2013-01-01
Abstract
Il nuovo art. 2479-bis, comma 1, c.c. – così come, un tempo, l’art. 2484 c.c. – dispone che la convocazione di assemblea di s.r.l. sia spedita ai soci almeno otto giorni prima dell’adunanza: il tenore letterale della norma fa dubitare della natura recettizia dell’avviso, talora sostenuta, invece, da parte di alcuni sia in dottrina sia, soprattutto, nella giurisprudenza di merito. Presto sul problema si pronuncerà la Corte di Cassazione: le Sezioni Unite, di fatti, dovranno chiarire se, ai fini della validità dell’assemblea e delle relative deliberazioni, la convocazione debba effettivamente pervenire a ciascuno dei soci entro la data di svolgimento della riunione oppure se sia sufficiente la tempestività del suo invio. Tuttavia, la Suprema Corte dovrà pronunciarsi sulla normativa previgente; e se è certo che sul piano dei tempi della convocazione nulla è cambiato dopo la riforma del 2003, il novellato sistema dell’invalidità delle decisioni dei soci e, più in generale, gli innovativi tratti tipologici assegnati alla s.r.l. suggeriscono soluzioni distinte per la vecchia e per la nuova disciplina.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.