Yet even though the relationship between depressive mood and the puerperium has been documented since the time of Hippocrates, fewer than half of all the cases of postpartum depression are adequately diagnosed. Therefore the question arises as to whether markers exists for PPD; in other words, can we identify women at higher risk? The thyroid is surely not the primary cause of PPD, but evidences suggests that thyroid hormones cannot be ignored as important factors in the cascade of biological events leading to the onset of PPD. In this work we investigated whether the presence of thyroperoxidase antibodies (TPO Abs) during pregnancy could be a marker for an increased risk for postpartum depression. In this prospective observational work a sample of 162 healthful pregnant women was studied. We excluded women with a personal history of depression and psychiatric disorders. During the first trimester TSH, free thyroxine and TPO Abs testing was performed; in the same period the women also completed the State Trait Anxiety Inventory and the Beck Depression Inventory. In the post partum period, at 7/10 and 30 days after delivery, the women completed the Edinburgh Post Partum Depression Scale (EPDS). Multiple logistic regression was performed to determine independent risk factors for post partum depression. The statistical analysis showed that the presence of TPOAbs at the first trimester of pregnancy is significantly associated with depressive symptoms at 7 and 30 postpartum day. Women who are positive to TPOAbs in early gestation are prone to postpartum depression, independently of thyroid dysfunction. The relationship between autoimmune thyroid disease and depressive mood remains undecided. The depression may be related to the general malaise associated with an autoimmune condition (positive thyroid antibody status) or to subtle fluctuations in thyroid hormones. This study suggests that the presence of TPOAbs during gestation could be regarded as an indipendent marker for the occurrence of PPD. This finding may helps the gynaecologist to identify women at risk for PPD, in the context of other well known risk factors.

Sebbene il rapporto tra disturbi dell’umore e puerperio fosse noto fin dai tempi di Ippocrate, molti casi di depressione post parto (DPP) non sono adeguatamente diagnosticati. Per cui le ricerche hanno tentato di identificare un marker precoce di DPP, onde poter identificare per tempo le donne a rischio. Nel complesso intreccio dei fattori eziopatogenetici, sicuramente la tiroide occupa un posto importante, sebbene non prioritario. Nella nostra ricerca abbiamo indagato sul ruolo degli anticorpi antiperossidasi (anti TPO) in gravidanza, come fattore di rischio indipendente per lo sviluppo di sintomi depressivi in puerperio. Lo studio, di tipo osservazionale prospettico, è stato condotto su un campione di 162 donne sane in gravidanza. Sono state escluse le donne con anamnesi positiva per depressione e disturbi psichiatrici. Durante la visita eseguita nel I trimestre di gravidanza, oltre ad una accurata anamnesi, è stato eseguito un prelievo ematico per il dosaggio di fT4, TSH, anti TPO; nella stessa occasione le donne hanno compilato dei questionari per la valutazione di sintomi ansiosi (STAI) e depressivi (BECK DI). Le donne sono state poi rivalutate per sintomatologia depressiva a 7 giorni dopo il parto e nuovamente a 30 giorni dopo il parto, tramite il questionario di Edinburgo (EPDS). Mediante l’analisi di regressione multipla lineare abbiamo cercato di individuare i fattori di rischio indipendenti per DPP. L’analisi statistica dei risultati ha evidenziato come la presenza di anti TPO durante il I trimestre di gravidanza, sia un fattore di rischio indipendente per elevati sintomi depressivi a 7 e a 30 giorni dopo il parto. Le gestanti positive agli anti TPO sembrano presentare un rischio aumentato di DPP, indipendentemente dalla funzionalità tiroidea. La correlazione tra umore depresso e malattie autoimmunitarie non è stata ancora ben chiarita. La depressione nelle donne con anti TPO potrebbe essere legata allo stato generale associato con la condizione di autoimmunità o ad alterazioni tiroidee subcliniche. I risultati del nostro studio suggeriscono che la presenza di anti TPO in gravidanza possa essere considerata come un marker precoce e indipendente di rischio aumentato per DPP. In tal modo il ginecologo potrebbe avere a disposizione uno strumento per l’identificazione di donne a rischio aumentato, da valutare insieme ad altri noti fattori di rischio anamnestici.

Cavalieri, A.P. (2009). Associazione tra positività agli anticorpi antiperossidasi in gravidanza e depressione post partum.

Associazione tra positività agli anticorpi antiperossidasi in gravidanza e depressione post partum

CAVALIERI, ANNA PAOLA
2009-02-19

Abstract

Yet even though the relationship between depressive mood and the puerperium has been documented since the time of Hippocrates, fewer than half of all the cases of postpartum depression are adequately diagnosed. Therefore the question arises as to whether markers exists for PPD; in other words, can we identify women at higher risk? The thyroid is surely not the primary cause of PPD, but evidences suggests that thyroid hormones cannot be ignored as important factors in the cascade of biological events leading to the onset of PPD. In this work we investigated whether the presence of thyroperoxidase antibodies (TPO Abs) during pregnancy could be a marker for an increased risk for postpartum depression. In this prospective observational work a sample of 162 healthful pregnant women was studied. We excluded women with a personal history of depression and psychiatric disorders. During the first trimester TSH, free thyroxine and TPO Abs testing was performed; in the same period the women also completed the State Trait Anxiety Inventory and the Beck Depression Inventory. In the post partum period, at 7/10 and 30 days after delivery, the women completed the Edinburgh Post Partum Depression Scale (EPDS). Multiple logistic regression was performed to determine independent risk factors for post partum depression. The statistical analysis showed that the presence of TPOAbs at the first trimester of pregnancy is significantly associated with depressive symptoms at 7 and 30 postpartum day. Women who are positive to TPOAbs in early gestation are prone to postpartum depression, independently of thyroid dysfunction. The relationship between autoimmune thyroid disease and depressive mood remains undecided. The depression may be related to the general malaise associated with an autoimmune condition (positive thyroid antibody status) or to subtle fluctuations in thyroid hormones. This study suggests that the presence of TPOAbs during gestation could be regarded as an indipendent marker for the occurrence of PPD. This finding may helps the gynaecologist to identify women at risk for PPD, in the context of other well known risk factors.
19-feb-2009
A.A. 2007/2008
Neurospicoendocrinologia della riproduzione e sessualità
20.
Sebbene il rapporto tra disturbi dell’umore e puerperio fosse noto fin dai tempi di Ippocrate, molti casi di depressione post parto (DPP) non sono adeguatamente diagnosticati. Per cui le ricerche hanno tentato di identificare un marker precoce di DPP, onde poter identificare per tempo le donne a rischio. Nel complesso intreccio dei fattori eziopatogenetici, sicuramente la tiroide occupa un posto importante, sebbene non prioritario. Nella nostra ricerca abbiamo indagato sul ruolo degli anticorpi antiperossidasi (anti TPO) in gravidanza, come fattore di rischio indipendente per lo sviluppo di sintomi depressivi in puerperio. Lo studio, di tipo osservazionale prospettico, è stato condotto su un campione di 162 donne sane in gravidanza. Sono state escluse le donne con anamnesi positiva per depressione e disturbi psichiatrici. Durante la visita eseguita nel I trimestre di gravidanza, oltre ad una accurata anamnesi, è stato eseguito un prelievo ematico per il dosaggio di fT4, TSH, anti TPO; nella stessa occasione le donne hanno compilato dei questionari per la valutazione di sintomi ansiosi (STAI) e depressivi (BECK DI). Le donne sono state poi rivalutate per sintomatologia depressiva a 7 giorni dopo il parto e nuovamente a 30 giorni dopo il parto, tramite il questionario di Edinburgo (EPDS). Mediante l’analisi di regressione multipla lineare abbiamo cercato di individuare i fattori di rischio indipendenti per DPP. L’analisi statistica dei risultati ha evidenziato come la presenza di anti TPO durante il I trimestre di gravidanza, sia un fattore di rischio indipendente per elevati sintomi depressivi a 7 e a 30 giorni dopo il parto. Le gestanti positive agli anti TPO sembrano presentare un rischio aumentato di DPP, indipendentemente dalla funzionalità tiroidea. La correlazione tra umore depresso e malattie autoimmunitarie non è stata ancora ben chiarita. La depressione nelle donne con anti TPO potrebbe essere legata allo stato generale associato con la condizione di autoimmunità o ad alterazioni tiroidee subcliniche. I risultati del nostro studio suggeriscono che la presenza di anti TPO in gravidanza possa essere considerata come un marker precoce e indipendente di rischio aumentato per DPP. In tal modo il ginecologo potrebbe avere a disposizione uno strumento per l’identificazione di donne a rischio aumentato, da valutare insieme ad altri noti fattori di rischio anamnestici.
postpartum depression; thyroperoxidase antibodies;
depressione postpartum; anticorpi antiperossidasi
Settore BIO/14 - FARMACOLOGIA
Italian
Tesi di dottorato
Cavalieri, A.P. (2009). Associazione tra positività agli anticorpi antiperossidasi in gravidanza e depressione post partum.
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