Il pudore non è sparito dalla nostra società e svolge in contesti imprevisti una funzione regolativa. Ma sarebbe errato pensare alla vergogna come a un sentimento del tutto personale. Come quasi tutti i sentimenti, è a sua volta diffuso atmosfericamente nello spazio (vissuto) esterno e cattura infatti “da fuori” chi lo prova. Paradossalmente anche quando assume una forma vicaria, quan do cioè si prova vergogna per qualcuno che potrebbe non provarla o non la prova affatto. Come ogni altro sentimento atmosferico, la vergogna (anche vicaria) agisce come una quasi-cosa, suggerendo così tra l’altro un’ontologia in cui lo gnosico non va a detrimento del patico.
Griffero, T.b. (2012). Vergognarsi di, per, con...Le atmosfere della vergogna. In E. Antonelli, M. Rotili (a cura di), La vergogna/The shame (Sensibilia 5-2011) (pp. 161-190). Milano : Mimesis.
Vergognarsi di, per, con...Le atmosfere della vergogna
GRIFFERO, TONINO BERNARDO
2012-01-01
Abstract
Il pudore non è sparito dalla nostra società e svolge in contesti imprevisti una funzione regolativa. Ma sarebbe errato pensare alla vergogna come a un sentimento del tutto personale. Come quasi tutti i sentimenti, è a sua volta diffuso atmosfericamente nello spazio (vissuto) esterno e cattura infatti “da fuori” chi lo prova. Paradossalmente anche quando assume una forma vicaria, quan do cioè si prova vergogna per qualcuno che potrebbe non provarla o non la prova affatto. Come ogni altro sentimento atmosferico, la vergogna (anche vicaria) agisce come una quasi-cosa, suggerendo così tra l’altro un’ontologia in cui lo gnosico non va a detrimento del patico.Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Licenza Creative Commons