La tesi si propone di inseguire le tracce del tema onirico nel panorama della Commedia greca, confrontando le diverse modalità attraverso le quali il sogno diventa oggetto di evocazione poetica e rappresentazione drammatica. Il lavoro presenta un capitolo introduttivo che, partendo dall’illustrazione dei significati che i Greci attribuivano all’esperienza onirica, offre un excursus sulla trattazione del motivo del sogno nella poesia precedente, dai poemi omerici alla tragedia, con incursioni nella prosa di Erodoto e nel Corpus Hippocraticum. L’attenzione è riservata in particolare all’analisi delle tipologie descrittive e del lessico utilizzato. Ad Aristofane e alle sue sperimentazioni è dedicato il primo capitolo. Non isolato rispetto alla tradizione, con la quale dialoga in maniera innovativa e parodica, e sensibile agli apporti delle contemporanee acquisizioni sul sogno in campo medico e scientifico, il commediografo accoglie nelle sue opere non solo sogni di natura profetica ma anche esperienze oniriche riconducibili al vissuto del sognatore, in una rappresentazione originale e nuova anche per il lessico utilizzato. Il secondo capitolo ospita, invece, l’analisi dei passi relativi al sogno rinvenuti nelle commedie di Menandro. Se in una sola delle commedie pervenute, nel Misantropo, si parla di un sogno preciso, profetico e simbolicamente costruito, sulla scia della precedente tradizione letteraria, alla dimensione onirica si allude anche in altri luoghi, per il suo carattere illusorio o per spiegare eventi altrimenti ritenuti incredibili. Nel terzo capitolo vengono analizzati riferimenti più o meno espliciti ed estesi al sogno, rintracciati in frammenti di diversa lunghezza, ascrivibili ad autori comici di diverse epoche oppure di incerta appartenenza. L’esiguità dei frammenti e la difficoltà in molti casi di ricostruirne il contesto preciso non attenuano l’interesse dei luoghi conservati, che aprono affascinanti percorsi di approfondimento. Le riflessioni conclusive, infine, ripercorrono sinteticamente l’intera ricerca, puntualizzando le acquisizioni raggiunte con specifico riferimento ai seguenti aspetti: tipologia descrittiva e rappresentativa, lessico utilizzato e funzionalità narrativa e drammatica del motivo onirico.
Colantone, R. (2009). Il sogno nella commedia greca.
Il sogno nella commedia greca
2009-01-08
Abstract
La tesi si propone di inseguire le tracce del tema onirico nel panorama della Commedia greca, confrontando le diverse modalità attraverso le quali il sogno diventa oggetto di evocazione poetica e rappresentazione drammatica. Il lavoro presenta un capitolo introduttivo che, partendo dall’illustrazione dei significati che i Greci attribuivano all’esperienza onirica, offre un excursus sulla trattazione del motivo del sogno nella poesia precedente, dai poemi omerici alla tragedia, con incursioni nella prosa di Erodoto e nel Corpus Hippocraticum. L’attenzione è riservata in particolare all’analisi delle tipologie descrittive e del lessico utilizzato. Ad Aristofane e alle sue sperimentazioni è dedicato il primo capitolo. Non isolato rispetto alla tradizione, con la quale dialoga in maniera innovativa e parodica, e sensibile agli apporti delle contemporanee acquisizioni sul sogno in campo medico e scientifico, il commediografo accoglie nelle sue opere non solo sogni di natura profetica ma anche esperienze oniriche riconducibili al vissuto del sognatore, in una rappresentazione originale e nuova anche per il lessico utilizzato. Il secondo capitolo ospita, invece, l’analisi dei passi relativi al sogno rinvenuti nelle commedie di Menandro. Se in una sola delle commedie pervenute, nel Misantropo, si parla di un sogno preciso, profetico e simbolicamente costruito, sulla scia della precedente tradizione letteraria, alla dimensione onirica si allude anche in altri luoghi, per il suo carattere illusorio o per spiegare eventi altrimenti ritenuti incredibili. Nel terzo capitolo vengono analizzati riferimenti più o meno espliciti ed estesi al sogno, rintracciati in frammenti di diversa lunghezza, ascrivibili ad autori comici di diverse epoche oppure di incerta appartenenza. L’esiguità dei frammenti e la difficoltà in molti casi di ricostruirne il contesto preciso non attenuano l’interesse dei luoghi conservati, che aprono affascinanti percorsi di approfondimento. Le riflessioni conclusive, infine, ripercorrono sinteticamente l’intera ricerca, puntualizzando le acquisizioni raggiunte con specifico riferimento ai seguenti aspetti: tipologia descrittiva e rappresentativa, lessico utilizzato e funzionalità narrativa e drammatica del motivo onirico.File | Dimensione | Formato | |
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