L’Unione europea ha assunto l’impegno di ridurre entro il 2050 le emissioni di gas a effetto serra dell’80-95% rispetto ai livelli del 1990 nel contesto degli accordi sul Cambiamento Climatico e sul contrasto al rischio di povertà energetica che i paesi sviluppati devono realizzare collettivamente. Le relative implicazioni evidenziano la decarbonizzazione come strumento/processo di gestione per un approvvigionamento energetico efficace volto alla competitività dei sistemi economico-territoriali che vogliano intraprendere, come nel caso dell’Italia, la via della crescita smart e green. Indicazioni chiare sono offerte in relazione alla dimensione e al livello degli interventi e dei cambiamenti, di tipo strutturale, socio-culturale e tecnologico necessari per mantenere il settore energetico competitivo e sicuro; ma anche alla richiesta di coerenza perché siano in linea con gli obiettivi generali e specifici di crescita sostenibile stabiliti da Europe2020 per il periodo 2014-2020 affinché sia concretamente possibile gestire la transizione verso la realizzazione di nuovi modelli economici, “verdi” e a bassa emissione di carbonio. Concentrarsi sugli investimenti legati all’efficienza energetica e al “basso impatto” (edifici, energie rinnovabili, trasporti non inquinanti, certificazione Leed, eco-innovazione, servizi eco-sistemici, ecc.) è dunque inevitabile per le istituzioni e le imprese, considerando che la produzione di energia avviene principalmente ancora attraverso l’utilizzazione di combustibili fossili e che carbone, petrolio e gas coprono oltre l’80% del fabbisogno energetico mondiale. Ciò indica come una significativa riduzione delle emissioni dei gas serra sia un obiettivo ancora lontano, se, come mostrano i dati 2010-2012, il grado di intensità energetica dei principali sistemi economici europei è ancora superiore ai valori medi dell’Unione a 27 e, per far fronte al fabbisogno energetico, l’Unione importa circa un terzo dell’energia che consuma.

Prezioso, M. (2013). Conclusioni: obiettivi e strumenti innovativi per la politica energetica in Italia. In M. Prezioso (a cura di), Obiettivi e strumenti innovativi per la politica energetica in Italia e in Europa: prospettive e potenzialità dell’efficienza nella Strategia Energetica Nazionale (pp. 121-128). Roma : TEXmat.

Conclusioni: obiettivi e strumenti innovativi per la politica energetica in Italia

PREZIOSO, MARIA
2013-03-01

Abstract

L’Unione europea ha assunto l’impegno di ridurre entro il 2050 le emissioni di gas a effetto serra dell’80-95% rispetto ai livelli del 1990 nel contesto degli accordi sul Cambiamento Climatico e sul contrasto al rischio di povertà energetica che i paesi sviluppati devono realizzare collettivamente. Le relative implicazioni evidenziano la decarbonizzazione come strumento/processo di gestione per un approvvigionamento energetico efficace volto alla competitività dei sistemi economico-territoriali che vogliano intraprendere, come nel caso dell’Italia, la via della crescita smart e green. Indicazioni chiare sono offerte in relazione alla dimensione e al livello degli interventi e dei cambiamenti, di tipo strutturale, socio-culturale e tecnologico necessari per mantenere il settore energetico competitivo e sicuro; ma anche alla richiesta di coerenza perché siano in linea con gli obiettivi generali e specifici di crescita sostenibile stabiliti da Europe2020 per il periodo 2014-2020 affinché sia concretamente possibile gestire la transizione verso la realizzazione di nuovi modelli economici, “verdi” e a bassa emissione di carbonio. Concentrarsi sugli investimenti legati all’efficienza energetica e al “basso impatto” (edifici, energie rinnovabili, trasporti non inquinanti, certificazione Leed, eco-innovazione, servizi eco-sistemici, ecc.) è dunque inevitabile per le istituzioni e le imprese, considerando che la produzione di energia avviene principalmente ancora attraverso l’utilizzazione di combustibili fossili e che carbone, petrolio e gas coprono oltre l’80% del fabbisogno energetico mondiale. Ciò indica come una significativa riduzione delle emissioni dei gas serra sia un obiettivo ancora lontano, se, come mostrano i dati 2010-2012, il grado di intensità energetica dei principali sistemi economici europei è ancora superiore ai valori medi dell’Unione a 27 e, per far fronte al fabbisogno energetico, l’Unione importa circa un terzo dell’energia che consuma.
mar-2013
Settore M-GGR/02 - GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA
Italian
Rilevanza nazionale
Capitolo o saggio
strategia energetica 2020; decarbonizzazione; Europe 2020
Ricerca commissionata da Cofely
Prezioso, M. (2013). Conclusioni: obiettivi e strumenti innovativi per la politica energetica in Italia. In M. Prezioso (a cura di), Obiettivi e strumenti innovativi per la politica energetica in Italia e in Europa: prospettive e potenzialità dell’efficienza nella Strategia Energetica Nazionale (pp. 121-128). Roma : TEXmat.
Prezioso, M
Contributo in libro
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Cofely_2013_SOLO Conclusioni Prezioso.pdf

accesso aperto

Tipologia: Versione Editoriale (PDF)
Licenza: Copyright dell'editore
Dimensione 1.13 MB
Formato Adobe PDF
1.13 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2108/73967
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact