E’ stato dimostrato che l’IFN di tipo I agisce come “danger signal”, allertando il sistema immunitario sulla presenza di patogeni e promuovendo la conversione dei monociti in cellule presentanti l’antigene (APC) professionali. In studi precedenti abbiamo dimostrato che cellule dendritiche, ottenute da monociti trattati per 3 giorni con GM-CSF e IFN-alpha (IFN-DCs), posseggono un fenotipo parzialmente maturo. Le IFN-DCs si sono dimostrate più efficienti delle cellule dendritiche immature, ottenute con GM-CSF e IL-4, nell’indurre una risposta immunitaria di tipo TH1 e una risposta dei linfociti CD8 contro una serie di antigeni. Inoltre, le IFN-DCs sono altamente efficienti, rispetto alle IL4-DC maturate con il CD40L, nell’indurre cross-priming dei linfociti CD8 nei confronti di antigeni virali. Questa caratteristica si accompagna alla capacità di esprimere significativi quantitativi delle citochine IL23 e IL27. In studi recenti abbiamo dimostrato come le IFN-DCs siano capaci di indurre preferenzialmente una polarizzazione di tipo TH1 dei linfociti CD4 naive autologhi, stimolati con il superantigene SEA (staphylococcal enterotoxins A). Infatti, è stato possibile dimostrare come questi linfociti CD4 esprimano alte percentuali di marcatori CD25/CXCR3 e CD25/CD212 e producano consistenti quantità di IFN-γ. Queste caratteristiche sono accentuate quando le IFN-DCs sono pretrattate con l’Imiquimod, ligando del TLR7. Questi risultati suggeriscono che le IFN-DCs posseggano un’attitudine intrinseca a polarizzare la risposta CD4 verso il tipo di risposta TH1 e ad indurre priming dei linfociti CD8 in maniera particolarmente efficiente. Queste caratteristiche rendono le IFN-DCs candidati ideali quali adiuvanti cellulari per vaccinazioni terapeutiche in pazienti affetti da infezioni virali croniche o malattie neoplastiche.
Donati, S. (2008). Evaluation and characterization of the capability of dendritic cells generated by exposure of human peripheral blood monocytes to GM-CSF and IFN-alpha of inducing CD8 T cell priming and TH1 polarization.
Evaluation and characterization of the capability of dendritic cells generated by exposure of human peripheral blood monocytes to GM-CSF and IFN-alpha of inducing CD8 T cell priming and TH1 polarization
2008-11-26
Abstract
E’ stato dimostrato che l’IFN di tipo I agisce come “danger signal”, allertando il sistema immunitario sulla presenza di patogeni e promuovendo la conversione dei monociti in cellule presentanti l’antigene (APC) professionali. In studi precedenti abbiamo dimostrato che cellule dendritiche, ottenute da monociti trattati per 3 giorni con GM-CSF e IFN-alpha (IFN-DCs), posseggono un fenotipo parzialmente maturo. Le IFN-DCs si sono dimostrate più efficienti delle cellule dendritiche immature, ottenute con GM-CSF e IL-4, nell’indurre una risposta immunitaria di tipo TH1 e una risposta dei linfociti CD8 contro una serie di antigeni. Inoltre, le IFN-DCs sono altamente efficienti, rispetto alle IL4-DC maturate con il CD40L, nell’indurre cross-priming dei linfociti CD8 nei confronti di antigeni virali. Questa caratteristica si accompagna alla capacità di esprimere significativi quantitativi delle citochine IL23 e IL27. In studi recenti abbiamo dimostrato come le IFN-DCs siano capaci di indurre preferenzialmente una polarizzazione di tipo TH1 dei linfociti CD4 naive autologhi, stimolati con il superantigene SEA (staphylococcal enterotoxins A). Infatti, è stato possibile dimostrare come questi linfociti CD4 esprimano alte percentuali di marcatori CD25/CXCR3 e CD25/CD212 e producano consistenti quantità di IFN-γ. Queste caratteristiche sono accentuate quando le IFN-DCs sono pretrattate con l’Imiquimod, ligando del TLR7. Questi risultati suggeriscono che le IFN-DCs posseggano un’attitudine intrinseca a polarizzare la risposta CD4 verso il tipo di risposta TH1 e ad indurre priming dei linfociti CD8 in maniera particolarmente efficiente. Queste caratteristiche rendono le IFN-DCs candidati ideali quali adiuvanti cellulari per vaccinazioni terapeutiche in pazienti affetti da infezioni virali croniche o malattie neoplastiche.File | Dimensione | Formato | |
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