Il "libertinus", nell'antica Roma, era il figlio dello schiavo affrancato ("libertus"). Veniva distinto dall'"ingenuus", figlio dell'uomo libero, in quanto godeva di una libertà recentemente acquisita: poteva abusarne, era infido. Il concetto fa la sua ricomparsa nel pieno delle guerre di religione (secoli XVI-XVII): libertini sono ora coloro che abusano della 'libertà cristiana' da poco riconquistata (Calvino). Temibile ingiuria sulla bocca degli apologisti delle diverse chiese, il libertino – lo 'spirito forte', come si autodefiniva – nel Seicento imbocca la via della clandestinità. Si fa prudente, scaltro, discreto. 'Erudito'.(...) Le arti dell'affrancamento, proprie dei libertini, si aprono a più vaste cerchie sociali, in linea teorica si estendono al 'genere umano' intero. Dal godimento e la verità per pochi 'spiriti forti', al godimento per l'umanità in genere. Il salto è grande e il percorso non è privo di ostacoli.

Quintili, P. (2006). L'arte di godere: testi dei filosofi libertini del XVIII secolo. Roma : Manifestolibri. (Traduzione di: Julien Offray de La Mettrie, Denis Diderot, L'Art de jouir; Les Bijoux indiscrets)

L'arte di godere: testi dei filosofi libertini del XVIII secolo

QUINTILI, PAOLO
2006-10-01

Abstract

Il "libertinus", nell'antica Roma, era il figlio dello schiavo affrancato ("libertus"). Veniva distinto dall'"ingenuus", figlio dell'uomo libero, in quanto godeva di una libertà recentemente acquisita: poteva abusarne, era infido. Il concetto fa la sua ricomparsa nel pieno delle guerre di religione (secoli XVI-XVII): libertini sono ora coloro che abusano della 'libertà cristiana' da poco riconquistata (Calvino). Temibile ingiuria sulla bocca degli apologisti delle diverse chiese, il libertino – lo 'spirito forte', come si autodefiniva – nel Seicento imbocca la via della clandestinità. Si fa prudente, scaltro, discreto. 'Erudito'.(...) Le arti dell'affrancamento, proprie dei libertini, si aprono a più vaste cerchie sociali, in linea teorica si estendono al 'genere umano' intero. Dal godimento e la verità per pochi 'spiriti forti', al godimento per l'umanità in genere. Il salto è grande e il percorso non è privo di ostacoli.
ott-2006
Settore M-FIL/06 - STORIA DELLA FILOSOFIA
Italian
Rilevanza internazionale
Materialism; vitalism; libertinism; Enlightenment; poetry
L'Art de jouir; Les Bijoux indiscrets
Julien Offray de La Mettrie, Denis Diderot
Prima edizione critica stabilita sui testi dell'edizione Dieckmann-Proust-Varloot, del romanzo libertino di Diderot; edizione critica dell'ultimo scritto poetico di La Mettrie (1751), già edito con i titoli : "La Volupté" (1745) e "Ecole de la Volupté" (1746).
Monografia
Quintili, P
Quintili, P. (2006). L'arte di godere: testi dei filosofi libertini del XVIII secolo. Roma : Manifestolibri. (Traduzione di: Julien Offray de La Mettrie, Denis Diderot, L'Art de jouir; Les Bijoux indiscrets)
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