Incentivare, ampliare, rinnovare il “mercato” de “l’offerta” di Geografia italiana in ambito transnazionale richiede uno sforzo per adeguare competenze e contributi scientifici di natura concettuale e metodologica, analisi territoriali tematiche e trasversali, indicatori, mappe, modelli GIS, database, processi e metodi di valutazione, ai nuovi indirizzi dettati dalla più recente politica europea: Europe 2020 (2010), Territorial Agenda (2007 e 2011), “rinnovate” Strategie di Lisbona (2001, 2005, 2009), Gothenbourg (2001) e Lipsia (2007, 2010), V Rapporto di Coesione (2011). La sintesi che segue rilegge in questa direzione i molti spunti ed interrogativi, anche solo accennati, offerti per discutere della partecipazione attiva della Geografia allo sviluppo dell’“economia reale”, con l’idea che la cooperazione tra ricercatori possa diventare uno strumento alla base di una nuova politica di coesione disciplinare che include, necessariamente: analisi, dati, giudizi critici, raccomandazioni di policy, scenari basati sulla misura dei fenomeni (coesione territoriale, sviluppo sostenibile, diversità regionali per la competitività, ecc.); senza dimenticare: concetti, metodologie, temi, indicatori, strumenti, procedure. I suggerimenti, le indicazioni, le correzioni, lo scambio di buone pratiche che di seguito vengono riportate rappresentano una prima sollecitazione ad interrogarsi su come e con cosa la Geografia italiana risponde alla crisi globale; su come e con cosa accompagni la Strategia Europe 2020 nel rilanciare i temi della sostenibilità, della competitività, della coesione ponendo al centro della discussione la diversità territoriale, valore aggiunto e capitale (reale e potenziale) per ottenere risultati di crescita “intelligente”, inclusiva in sostenibilità.
Riviere, D., Amodio, T., Carbonaro, I., D'Orazio, A., Gumo, R., Labianca, M., et al. (2012). Geografie d’Italia e d’Europa: invito alla ricerca. GEOTEMA, 42, 8-14.
Geografie d’Italia e d’Europa: invito alla ricerca
PREZIOSO, MARIA
Investigation
;
2012-07-01
Abstract
Incentivare, ampliare, rinnovare il “mercato” de “l’offerta” di Geografia italiana in ambito transnazionale richiede uno sforzo per adeguare competenze e contributi scientifici di natura concettuale e metodologica, analisi territoriali tematiche e trasversali, indicatori, mappe, modelli GIS, database, processi e metodi di valutazione, ai nuovi indirizzi dettati dalla più recente politica europea: Europe 2020 (2010), Territorial Agenda (2007 e 2011), “rinnovate” Strategie di Lisbona (2001, 2005, 2009), Gothenbourg (2001) e Lipsia (2007, 2010), V Rapporto di Coesione (2011). La sintesi che segue rilegge in questa direzione i molti spunti ed interrogativi, anche solo accennati, offerti per discutere della partecipazione attiva della Geografia allo sviluppo dell’“economia reale”, con l’idea che la cooperazione tra ricercatori possa diventare uno strumento alla base di una nuova politica di coesione disciplinare che include, necessariamente: analisi, dati, giudizi critici, raccomandazioni di policy, scenari basati sulla misura dei fenomeni (coesione territoriale, sviluppo sostenibile, diversità regionali per la competitività, ecc.); senza dimenticare: concetti, metodologie, temi, indicatori, strumenti, procedure. I suggerimenti, le indicazioni, le correzioni, lo scambio di buone pratiche che di seguito vengono riportate rappresentano una prima sollecitazione ad interrogarsi su come e con cosa la Geografia italiana risponde alla crisi globale; su come e con cosa accompagni la Strategia Europe 2020 nel rilanciare i temi della sostenibilità, della competitività, della coesione ponendo al centro della discussione la diversità territoriale, valore aggiunto e capitale (reale e potenziale) per ottenere risultati di crescita “intelligente”, inclusiva in sostenibilità.File | Dimensione | Formato | |
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