Sembra difficile credere che la complessa moderna società industriale possa in qualche modo funzionare completamente senza che nessuno ne abbia la responsabilità e la guida complessiva. La stessa organizzazione dell’attività economica su scala globale sembra di quasi impossibile realizzazione, in assenza di un controllo centralizzato. Non esiste un governo mondiale che pianifichi e coordini tutte le scelte, in particolare quelle produttive, nelle varie parti del mondo, eppure il sistema economico globale funziona. Questa cooperazione avviene semplicemente grazie alla volontà degli individui di cooperare attraverso la divisione del lavoro, creando in tal modo grandi vantaggi per la società, che derivano principalmente dalla specializzazione e dall’accumulo della conoscenza. La divisione del lavoro aumenta la produttività, poiché è possibile produrre su larga scala e le persone acquisiscono esperienza e abilità specifiche. Si pensi, ad esempio, alla differenza tra la produttività di un artigiano e quella di un’impresa specializzata. I lavoratori devono però essere coordinati e motivati a fare la loro parte per cooperare. La specializzazione implica quindi la pianificazione e il coordinamento delle diverse attività, per utilizzare al meglio le risorse, e uno scambio di informazioni. La necessità di un coordinamento sorge anche all’interno delle organizzazioni, in quanto i prodotti e servizi necessari a una divisione sono spesso forniti da un’altra divisione dell’impresa. Il prezzo pagato dalla divisione acquirente alla divisione produttrice, ossia il prezzo di trasferimento, può influenzare i profitti di un’impresa, se ci si trova in una situazione diversa dalla concorrenza perfetta. Nel Capitolo 2 abbiamo esaminato le ragioni per cui, in un mercato perfettamente concorrenziale, il sistema dei prezzi può non funzionare per allocare le risorse in maniera efficiente. Si tratta dei fallimenti del mercato. In questo capitolo saranno esaminati alcuni casi in cui il sistema decentralizzato dei prezzi funziona come meccanismo di coordinamento, ma si preferisce utilizzare metodi alternativi di coordinamento nei sistemi economici e nelle organizzazioni.
Campi, C., LA BELLA, A. (2008). Specializzazione, coordinamento e controllo. In A. La Bella, E. Battistoni (a cura di), Economia e organizzazione aziendale. Roma : Apogeo.
Specializzazione, coordinamento e controllo
CAMPI, CINTHIA;LA BELLA, AGOSTINO
2008-01-01
Abstract
Sembra difficile credere che la complessa moderna società industriale possa in qualche modo funzionare completamente senza che nessuno ne abbia la responsabilità e la guida complessiva. La stessa organizzazione dell’attività economica su scala globale sembra di quasi impossibile realizzazione, in assenza di un controllo centralizzato. Non esiste un governo mondiale che pianifichi e coordini tutte le scelte, in particolare quelle produttive, nelle varie parti del mondo, eppure il sistema economico globale funziona. Questa cooperazione avviene semplicemente grazie alla volontà degli individui di cooperare attraverso la divisione del lavoro, creando in tal modo grandi vantaggi per la società, che derivano principalmente dalla specializzazione e dall’accumulo della conoscenza. La divisione del lavoro aumenta la produttività, poiché è possibile produrre su larga scala e le persone acquisiscono esperienza e abilità specifiche. Si pensi, ad esempio, alla differenza tra la produttività di un artigiano e quella di un’impresa specializzata. I lavoratori devono però essere coordinati e motivati a fare la loro parte per cooperare. La specializzazione implica quindi la pianificazione e il coordinamento delle diverse attività, per utilizzare al meglio le risorse, e uno scambio di informazioni. La necessità di un coordinamento sorge anche all’interno delle organizzazioni, in quanto i prodotti e servizi necessari a una divisione sono spesso forniti da un’altra divisione dell’impresa. Il prezzo pagato dalla divisione acquirente alla divisione produttrice, ossia il prezzo di trasferimento, può influenzare i profitti di un’impresa, se ci si trova in una situazione diversa dalla concorrenza perfetta. Nel Capitolo 2 abbiamo esaminato le ragioni per cui, in un mercato perfettamente concorrenziale, il sistema dei prezzi può non funzionare per allocare le risorse in maniera efficiente. Si tratta dei fallimenti del mercato. In questo capitolo saranno esaminati alcuni casi in cui il sistema decentralizzato dei prezzi funziona come meccanismo di coordinamento, ma si preferisce utilizzare metodi alternativi di coordinamento nei sistemi economici e nelle organizzazioni.File | Dimensione | Formato | |
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