Il tema delle garanzie bancarie internazionali, tra le quali si annoverano il bid bond, il performance bond, l’advance payment bond o repayment guarantee e il mantenance bond, assume valore centrale quando si tenta di delineare una linea di confine tra negozio fideiussorio e “contratto autonomo di garanzia”. L’esame della giurisprudenza evidenzia la difficoltà di individuare una categoria unitaria contrattuale contrapposta alla fideiussione in cui far rientrare le fattispecie atipiche di garanzia personale, confermata altresì dalla dottrina che non si esprime univocamente in materia. Anche l’accostamento tra “garanzia a prima richiesta” e “contratto autonomo di garanzia” appare semplicistico e insoddisfacente. Viene quindi affrontata la problematica della clausola “a prima domanda” sotto il profilo della modalità del meccanismo di pagamento che potrebbe indurre a escussioni abusive. Al diritto del beneficiario di ottenere il pagamento a semplice richiesta corrisponde infatti altresì l’interesse del garante a che l’effettuazione non avvenga se non dovuta. Da qui, da una parte, l’esigenza della giurisprudenza italiana ad ampliare le eccezioni consentite a fronte dell’escussione e, dall’altra, la tendenza della Camera di Commercio Internazionale a privilegiare la garanzia “a prima domanda giustificata” in accordo con i principi di correttezza e buona fede. Viene meno quindi la possibilità di fornire una disciplina uniforme per le garanzie bancarie internazionali, la cui funzione di garanzia non è sufficiente a giustificare l’inserimento nell’ambito di una stessa categoria schemi tipici o atipici che si atteggiano diversamente a seconda del settore di applicazione e delle esigenze sottese.
Tartaglia, P. (2006). Le garanzie bancarie del commercio internazionale. In Fulvio Mastropaolo (a cura di), I contratti di garanzia (pp. 970-995). Torino : Utet giuridica.
Le garanzie bancarie del commercio internazionale
TARTAGLIA, PAOLO
2006-01-01
Abstract
Il tema delle garanzie bancarie internazionali, tra le quali si annoverano il bid bond, il performance bond, l’advance payment bond o repayment guarantee e il mantenance bond, assume valore centrale quando si tenta di delineare una linea di confine tra negozio fideiussorio e “contratto autonomo di garanzia”. L’esame della giurisprudenza evidenzia la difficoltà di individuare una categoria unitaria contrattuale contrapposta alla fideiussione in cui far rientrare le fattispecie atipiche di garanzia personale, confermata altresì dalla dottrina che non si esprime univocamente in materia. Anche l’accostamento tra “garanzia a prima richiesta” e “contratto autonomo di garanzia” appare semplicistico e insoddisfacente. Viene quindi affrontata la problematica della clausola “a prima domanda” sotto il profilo della modalità del meccanismo di pagamento che potrebbe indurre a escussioni abusive. Al diritto del beneficiario di ottenere il pagamento a semplice richiesta corrisponde infatti altresì l’interesse del garante a che l’effettuazione non avvenga se non dovuta. Da qui, da una parte, l’esigenza della giurisprudenza italiana ad ampliare le eccezioni consentite a fronte dell’escussione e, dall’altra, la tendenza della Camera di Commercio Internazionale a privilegiare la garanzia “a prima domanda giustificata” in accordo con i principi di correttezza e buona fede. Viene meno quindi la possibilità di fornire una disciplina uniforme per le garanzie bancarie internazionali, la cui funzione di garanzia non è sufficiente a giustificare l’inserimento nell’ambito di una stessa categoria schemi tipici o atipici che si atteggiano diversamente a seconda del settore di applicazione e delle esigenze sottese.File | Dimensione | Formato | |
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