Il saggio esamina l’istituto della certificazione dei contratti di lavoro, disciplinato dal Titolo VIII del d.lgs. n. 276 del 2003. Si tratta di un procedimento innovativo, avviato volontariamente dalle parti, finalizzato ad una maggiore certezza nelle qualificazioni convenzionali in occasione della stipulazione dei contratti di lavoro. Questa procedura, non alternativa alla giurisdizione, mira alla riduzione del contenzioso giudiziario sia attraverso l’azione di prevenzione di una più appropriata qualificazione del tipo negoziale adottato dalle parti, sia attraverso la composizione delle liti tramite il ricorso allo strumento della conciliazione obbligatoria dinanzi all’organo di certificazione. Quale strumento che permette di fissare, almeno per alcuni istituti, le modalità della prestazione lavorativa in funzione delle concrete esigenze delle parti contraenti, la certificazione intende inoltre favorire la regolarizzazione di quel lavoro sommerso e irregolare che rappresenta l’anomia del nostro mercato del lavoro. Al termine della sintetica disamina viene evidenziato come l’obiettivo ambizioso del legislatore di offrire uno strumento aperto alle dinamiche concrete del mondo produttivo, che possa permettere di definire secondo logiche giuridiche le diverse modalità di prestazioni lavorative, non sembra essere stato raggiunto. La certificazione appare infatti un istituto complesso, ricco di potenzialità positive ma anche di complicazioni, circondato ancora da troppa ambiguità e incertezza.

D'Andrea, A. (2004). L'istituto della certificazione dei contratti di lavoro. LAVORO E PREVIDENZA OGGI, 31(1), 1-43.

L'istituto della certificazione dei contratti di lavoro

D'ANDREA, ANTONELLA
2004-01-01

Abstract

Il saggio esamina l’istituto della certificazione dei contratti di lavoro, disciplinato dal Titolo VIII del d.lgs. n. 276 del 2003. Si tratta di un procedimento innovativo, avviato volontariamente dalle parti, finalizzato ad una maggiore certezza nelle qualificazioni convenzionali in occasione della stipulazione dei contratti di lavoro. Questa procedura, non alternativa alla giurisdizione, mira alla riduzione del contenzioso giudiziario sia attraverso l’azione di prevenzione di una più appropriata qualificazione del tipo negoziale adottato dalle parti, sia attraverso la composizione delle liti tramite il ricorso allo strumento della conciliazione obbligatoria dinanzi all’organo di certificazione. Quale strumento che permette di fissare, almeno per alcuni istituti, le modalità della prestazione lavorativa in funzione delle concrete esigenze delle parti contraenti, la certificazione intende inoltre favorire la regolarizzazione di quel lavoro sommerso e irregolare che rappresenta l’anomia del nostro mercato del lavoro. Al termine della sintetica disamina viene evidenziato come l’obiettivo ambizioso del legislatore di offrire uno strumento aperto alle dinamiche concrete del mondo produttivo, che possa permettere di definire secondo logiche giuridiche le diverse modalità di prestazioni lavorative, non sembra essere stato raggiunto. La certificazione appare infatti un istituto complesso, ricco di potenzialità positive ma anche di complicazioni, circondato ancora da troppa ambiguità e incertezza.
gen-2004
Pubblicato
Rilevanza nazionale
Articolo
Comitato scientifico
Settore IUS/07 - DIRITTO DEL LAVORO
Italian
certificazione; contratto; qualificazione; procedimento
D'Andrea, A. (2004). L'istituto della certificazione dei contratti di lavoro. LAVORO E PREVIDENZA OGGI, 31(1), 1-43.
D'Andrea, A
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