Percorsi dell'astrazione. Mannucci, Boille, Pace, Santoro

La mostra e il suo catalogo impostano le coordinate teoriche per un lavoro critico di ricostruzione dell'esperienza artistica astratta svoltasi a Roma a partire dagli anni '50-'60. E compiono un primo passo in questa direzione mettendo a confronto le opere di quattro artisti, molto diversi l'uno dall'altro, ma espressione all'origine di una comune fase culturale caratterizzata dal passaggio dall'Informale a linguaggi astratti via via più articolati. Seguire tutte le fasi dello sviluppo linguistico di queste personalità ha costituito l'interesse primo che ha mosso tale lavoro, volto ad aprire una capacità di ricezione e di interpretazione dell'arte astratta a Roma fino ai nostri giorni che non sembra essere ancora maturata. Nel catalogo sono riportate le conversazioni singole avute con ciascun artista e la tavola rotonda realizzata con essi (Boille, Pace e Santoro).