Dalla generica riconduzione del paesaggio alla lett. s) dell’art. 117, comma 2, Cost., operata dalla Corte, consegue il riconoscimento dell’applicabilità del peculiare regime giuridico proprio della “tutela dell’ambiente”. Si apre, così, ad avviso dell’A., anche in questo ambito materiale, una delle problematiche più complesse poste dalla riforma del titolo V: la coesistenza, sullo stesso oggetto, di competenze normative diverse, a cui consegue un processo di progressivo affievolimento dei tratti identificativi delle singole potestà legislative, statali e regionali, coinvolte, e l’affidamento della tutela di tale valore costituzionale, in una prospettiva eminentemente procedurale, al mero “coordinamento” degli interessi in gioco.
Mabellini, S. (2006). L’assetto delle competenze sul paesaggio alla luce della giurisprudenza costituzionale. GIURISPRUDENZA COSTITUZIONALE, 51(5), 3547-3582.
L’assetto delle competenze sul paesaggio alla luce della giurisprudenza costituzionale
MABELLINI, STEFANIA
2006-01-01
Abstract
Dalla generica riconduzione del paesaggio alla lett. s) dell’art. 117, comma 2, Cost., operata dalla Corte, consegue il riconoscimento dell’applicabilità del peculiare regime giuridico proprio della “tutela dell’ambiente”. Si apre, così, ad avviso dell’A., anche in questo ambito materiale, una delle problematiche più complesse poste dalla riforma del titolo V: la coesistenza, sullo stesso oggetto, di competenze normative diverse, a cui consegue un processo di progressivo affievolimento dei tratti identificativi delle singole potestà legislative, statali e regionali, coinvolte, e l’affidamento della tutela di tale valore costituzionale, in una prospettiva eminentemente procedurale, al mero “coordinamento” degli interessi in gioco.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.