La sentenza n. 374 del 2007, con cui la Corte costituzionale, nel solco inaugurato dalla n. 303 del 2003, ricorre al meccanismo della “chiamata in sussidiarietà”, per definire un conflitto di attribuzione in relazione alla determinazione del numero dei rappresentanti nel Consiglio camerale, mantenendo, con ciò, allo Stato la competenza ad emanare, previa intesa con le Regioni, le norme relative alle modalità di costituzione dei Consigli camerali, offre all’A. lo spunto per una ricostruzione dell’assetto delle competenze tra Stato e Regioni in materia di Camere di commercio.
Mabellini, S. (2007). La competenza ordinamentale sulle Camere di Commercio attratta in sussidiarietà: la Corte dà ragione… alla Regione, ma conferma la spettanza allo Stato. GIURISPRUDENZA COSTITUZIONALE.
La competenza ordinamentale sulle Camere di Commercio attratta in sussidiarietà: la Corte dà ragione… alla Regione, ma conferma la spettanza allo Stato
MABELLINI, STEFANIA
2007-01-01
Abstract
La sentenza n. 374 del 2007, con cui la Corte costituzionale, nel solco inaugurato dalla n. 303 del 2003, ricorre al meccanismo della “chiamata in sussidiarietà”, per definire un conflitto di attribuzione in relazione alla determinazione del numero dei rappresentanti nel Consiglio camerale, mantenendo, con ciò, allo Stato la competenza ad emanare, previa intesa con le Regioni, le norme relative alle modalità di costituzione dei Consigli camerali, offre all’A. lo spunto per una ricostruzione dell’assetto delle competenze tra Stato e Regioni in materia di Camere di commercio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.