La piegatura in aria di lamiere metalliche avviene per mezzo di macchine piegatrici essenzialmente costituite da un pestone in movimento che supporta il punzone e da un bancale che supporta la matrice. L’angolo di piega desiderato si ottiene imponendo una penetrazione opportuna del punzone nella matrice. Le forze di piegatura sono esercitate mediante cilindri idraulici, che agiscono tra il pestone e le spalle le quali, unitamente ad elementi di collegamento, costituiscono la struttura del telaio. Le peculiari problematiche di progettazione delle presse piegatrici diventano notevolmente più complesse quando ci si trova di fronte a presse di notevoli dimensioni e di elevata capacità di carico. Nel caso specifico trattato nel presente lavoro, si sono dovuti affrontare problemi inusuali in riferimento ad una pressa di 20000 kN con una lunghezza di piega di 10000 mm, come quella mostrata in Fig. 1. Per dare un’idea della categoria in cui si inserisce la pressa in questione, si riporta nella tabella 1 una classificazione convenzionale di questa categoria di macchine utensili.
Colombo, S., Girotti, A., Salvini, P., Vivio, F., Vullo, V. (2004). Analisi Strutturale e Verifica Sperimentale della Deformabilità di una Pressa Piegatrice di Grandi Dimensioni. LAMIERA, 3.
Analisi Strutturale e Verifica Sperimentale della Deformabilità di una Pressa Piegatrice di Grandi Dimensioni
SALVINI, PIETRO;VIVIO, FRANCESCO;VULLO, VINCENZO
2004-01-01
Abstract
La piegatura in aria di lamiere metalliche avviene per mezzo di macchine piegatrici essenzialmente costituite da un pestone in movimento che supporta il punzone e da un bancale che supporta la matrice. L’angolo di piega desiderato si ottiene imponendo una penetrazione opportuna del punzone nella matrice. Le forze di piegatura sono esercitate mediante cilindri idraulici, che agiscono tra il pestone e le spalle le quali, unitamente ad elementi di collegamento, costituiscono la struttura del telaio. Le peculiari problematiche di progettazione delle presse piegatrici diventano notevolmente più complesse quando ci si trova di fronte a presse di notevoli dimensioni e di elevata capacità di carico. Nel caso specifico trattato nel presente lavoro, si sono dovuti affrontare problemi inusuali in riferimento ad una pressa di 20000 kN con una lunghezza di piega di 10000 mm, come quella mostrata in Fig. 1. Per dare un’idea della categoria in cui si inserisce la pressa in questione, si riporta nella tabella 1 una classificazione convenzionale di questa categoria di macchine utensili.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.