Il contributo indaga le diverse qualifiche assegnate nel tempo alla croce rossa italiana, tra istituzione, ente pubblico, associazione, ente privato di interesse pubblico, al fine di richiamarne gli aspetti più dibattuti e controversi, per tracciare un quadro generale delle problematiche connesse a questa istituzione. L’analisi di incentra su tre ordini di considerazioni. In primo luogo, sul fatto che la Croce rossa italiana è un ente che svolge le proprie funzioni nell’ambito di almeno tre ordinamenti giuridici: quello statale-locale, quello sovranazionale-europeo e quello globale. In secondo luogo, che essa riceve diverse qualificazioni a seconda del contesto: essa è apparsa qualificabile come soggetto pubblico nell’ordinamento giuridico nazionale, ma anche nell’ordinamento comunitario, ove comunque si è chiarito che essa al pari di altri soggetti pubblici deve sottostare alle regole di concorrenza applicate ai soggetti privati ed è infine generalmente riconosciuta come soggetto “privato” nell’ordinamento internazionale. La differenza è attribuibile in parte alle soggettività e alle caratteristiche degli ordinamenti citati: ove chiaramente pubblico e privato è una dicotomia che riveste uno specifico significato in ambito nazionale, mentre differentemente nel contesto internazionale assume contorni, se vogliamo, meno definiti, per cui è solitamente privato il potere che non è riferibile ai governi nazionali. Tuttavia, in altra parte ciò sembra anche attribuibile ad un errore di prospettiva, molto frequente, che si traduce, per la Croce rossa, nella circostanza che essa sia dichiarata pubblica, in contesto nazionale, ove svolge in gran parte funzioni che possono essere anche affidate a soggetti privati, e sia invece principalmente e sostanzialmente considerata privata, in ambito internazionale, ove, invece, svolge funzioni prevalentemente e decisamente pubbliche.
Conticelli, M. (2009). Un ente e la sua incerta natura giuridica: la Croce Rossa italiana negli ordinamenti nazionale, comunitario e globale. RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO PUBBLICO COMUNITARIO, 19(3-4), 607-619.
Un ente e la sua incerta natura giuridica: la Croce Rossa italiana negli ordinamenti nazionale, comunitario e globale
CONTICELLI, MARTINA
2009-01-01
Abstract
Il contributo indaga le diverse qualifiche assegnate nel tempo alla croce rossa italiana, tra istituzione, ente pubblico, associazione, ente privato di interesse pubblico, al fine di richiamarne gli aspetti più dibattuti e controversi, per tracciare un quadro generale delle problematiche connesse a questa istituzione. L’analisi di incentra su tre ordini di considerazioni. In primo luogo, sul fatto che la Croce rossa italiana è un ente che svolge le proprie funzioni nell’ambito di almeno tre ordinamenti giuridici: quello statale-locale, quello sovranazionale-europeo e quello globale. In secondo luogo, che essa riceve diverse qualificazioni a seconda del contesto: essa è apparsa qualificabile come soggetto pubblico nell’ordinamento giuridico nazionale, ma anche nell’ordinamento comunitario, ove comunque si è chiarito che essa al pari di altri soggetti pubblici deve sottostare alle regole di concorrenza applicate ai soggetti privati ed è infine generalmente riconosciuta come soggetto “privato” nell’ordinamento internazionale. La differenza è attribuibile in parte alle soggettività e alle caratteristiche degli ordinamenti citati: ove chiaramente pubblico e privato è una dicotomia che riveste uno specifico significato in ambito nazionale, mentre differentemente nel contesto internazionale assume contorni, se vogliamo, meno definiti, per cui è solitamente privato il potere che non è riferibile ai governi nazionali. Tuttavia, in altra parte ciò sembra anche attribuibile ad un errore di prospettiva, molto frequente, che si traduce, per la Croce rossa, nella circostanza che essa sia dichiarata pubblica, in contesto nazionale, ove svolge in gran parte funzioni che possono essere anche affidate a soggetti privati, e sia invece principalmente e sostanzialmente considerata privata, in ambito internazionale, ove, invece, svolge funzioni prevalentemente e decisamente pubbliche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.