L’A. ha inteso ripercorrere le principali tappe della disciplina dei contratti a contenuto formativo, analizzando le interrelazioni e i rimandi operati dal D.Lgs. n. 276/2003 alle altre fonti normative in esso contemplate (leggi regionali, regolamenti o accordi collettivi) il che ha evidenziato come la materia si presenti come un "caos normativo", considerata la molteplicità ed eterogeneità di fonti tra loro in concorrenza o in incerta articolazione gerarchica coinvolte nella disciplina in oggetto. Peraltro, l’analisi del tema risulta ulteriormente complicata dall'effetto delle modifiche apportate al titolo V della Costituzione dall'art. 3 della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 e dalla l. 5 giugno 2003, n. 131, relativamente alla distribuzione delle competenze in materia di istruzione e formazione tra Stato, Regioni e autonomie locali; nonché dalla previsione di una fase transitoria, il cui impatto con il sistema produttivo non sembra realizzabile a breve termine. Infine, dalla implementazione della riforma nell’ordinamento scolastico cui la disciplina dei contratti formativi è strettamente correlata.
Battisti, A.m. (2004). La nuova disciplina dei contratti di lavoro con funzione formativa tra incoerenza e frammentarietà. MASSIMARIO DI GIURISPRUDENZA DEL LAVORO(12), 890-907.
La nuova disciplina dei contratti di lavoro con funzione formativa tra incoerenza e frammentarietà
BATTISTI, ANNA MARIA
2004-01-01
Abstract
L’A. ha inteso ripercorrere le principali tappe della disciplina dei contratti a contenuto formativo, analizzando le interrelazioni e i rimandi operati dal D.Lgs. n. 276/2003 alle altre fonti normative in esso contemplate (leggi regionali, regolamenti o accordi collettivi) il che ha evidenziato come la materia si presenti come un "caos normativo", considerata la molteplicità ed eterogeneità di fonti tra loro in concorrenza o in incerta articolazione gerarchica coinvolte nella disciplina in oggetto. Peraltro, l’analisi del tema risulta ulteriormente complicata dall'effetto delle modifiche apportate al titolo V della Costituzione dall'art. 3 della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 e dalla l. 5 giugno 2003, n. 131, relativamente alla distribuzione delle competenze in materia di istruzione e formazione tra Stato, Regioni e autonomie locali; nonché dalla previsione di una fase transitoria, il cui impatto con il sistema produttivo non sembra realizzabile a breve termine. Infine, dalla implementazione della riforma nell’ordinamento scolastico cui la disciplina dei contratti formativi è strettamente correlata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.