Nel panorama bancario italiano, l’ultimo decennio ha coinciso con un processo di forte innovazione nelle logiche di gestione del rischio di credito. Nello specifico, due sono i fenomeni che più di ogni altro hanno contribuito all’evoluzione dell’attività del Credit Risk Management: lo sviluppo di modelli di rating; l’estensione delle logiche VaR al rischio di credito. Queste spinte innovative hanno avuto l’indiscusso pregio di razionalizzare le logiche di quantificazione del rischio di credito e di favorire la diffusione di strumenti di natura statistica. L’evoluzione in atto è identificabile nel tentativo di giungere ad una più corretta stima del rischio di credito: modelli di rating e logiche VaR si pongono, infatti, come crocevia necessari per la quantificazione delle perdite attese ed inattese. Il presente lavoro ha l’obiettivo di analizzare il problema dell’estensione delle metodologie Value at Risk alla misurazione del rischio di credito, attraverso la proposta di un modello del tipo "default mode".
Pomante, U. (2005). I modelli VaR applicati al rischio di credito: l’analisi di un modello default mode. In C.s.s.f. Newfin (a cura di), L'innovazione finanziaria: osservatorio Newfin 2004: corporate, investment e retail banking: gestione del risparmio, mercati finanziari e previdenza. Roma : Bancaria Editrice.
I modelli VaR applicati al rischio di credito: l’analisi di un modello default mode
POMANTE, UGO
2005-01-01
Abstract
Nel panorama bancario italiano, l’ultimo decennio ha coinciso con un processo di forte innovazione nelle logiche di gestione del rischio di credito. Nello specifico, due sono i fenomeni che più di ogni altro hanno contribuito all’evoluzione dell’attività del Credit Risk Management: lo sviluppo di modelli di rating; l’estensione delle logiche VaR al rischio di credito. Queste spinte innovative hanno avuto l’indiscusso pregio di razionalizzare le logiche di quantificazione del rischio di credito e di favorire la diffusione di strumenti di natura statistica. L’evoluzione in atto è identificabile nel tentativo di giungere ad una più corretta stima del rischio di credito: modelli di rating e logiche VaR si pongono, infatti, come crocevia necessari per la quantificazione delle perdite attese ed inattese. Il presente lavoro ha l’obiettivo di analizzare il problema dell’estensione delle metodologie Value at Risk alla misurazione del rischio di credito, attraverso la proposta di un modello del tipo "default mode".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.