A parte il caso singolo e tragico della povera Eluana, o di altri malati in stato vegetativo persistente, corriamo il rischio di attivare una gestione burocratica del vivere e del morire che sta divenendo di giorno in giorno più temibile. È inaccettabile l’idea che il sistema sanitario o più semplicemente lo Stato possa dettare delle normative per affidare a soggetti qualificati un potere di vita e di morte su persone in condizioni estreme. Il medico, invece di agire in scienza e coscienza a favore del malato terminale, si trova vincolato a disposizioni meramente procedurali
D'Agostino, F. (2004). Testamento di vita e rispetto per la dignità dell'uomo. ORIZZONTE MEDICO(59), 83-84.
Testamento di vita e rispetto per la dignità dell'uomo
D'AGOSTINO, FRANCESCO
2004-01-01
Abstract
A parte il caso singolo e tragico della povera Eluana, o di altri malati in stato vegetativo persistente, corriamo il rischio di attivare una gestione burocratica del vivere e del morire che sta divenendo di giorno in giorno più temibile. È inaccettabile l’idea che il sistema sanitario o più semplicemente lo Stato possa dettare delle normative per affidare a soggetti qualificati un potere di vita e di morte su persone in condizioni estreme. Il medico, invece di agire in scienza e coscienza a favore del malato terminale, si trova vincolato a disposizioni meramente proceduraliI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.