Poliposi naso-sinusale: possibile espressione d’organo di una malattia sistemica

La poliposi naso-sinusale è una malattia multifattoriale caratterizzata da alterazioni infiammatorie e rimodellamento delle vie aeree superiori. Masse edematose costituite da estroflessioni mucosali del meato medio, del seno etmoidale e mascellare, progressivamente prolassanti ne rappresentano l’elemento distintivo. Richiede un approccio multidisciplinare integrato per lo studio di individuali predisposizioni (fattori genetici, intolleranza all’aspirina, esposizione professionale), per l’eventuale definizione sindromica in quadri clinici più complessi quali la sinusite fungina, l’odontogena, l’asma, la sindrome di Churg-Strauss, di Kartagener, di Young, la Fibrosi Cistica, la Immunodeficienza comune variabile e per la programmazione di strategie terapeutiche combinate.La valutazione della sintomatologia, della durata e intensità è fondamentale per l’approccio diagnostico. I polipi nasali possono causare ostruzione nasale costante non-periodica, talvolta con sensazione di effetto a valvola e flusso aereo in una sola direzione, congestione nasale associata a sensazione di pressione e pienezza del naso e dei seni paranasali, fino al dolore facciale ed alla cefalea. Frequenti la rinorrea muco purulenta e disturbi olfattivi, ingravescenti e costanti fino all’anosmia.Faringodinia, disfonia e tosse sono riferibili all’irritazione delle vie aeree superiori. Spesso compaiono turbe del sonno, sonnolenza, malessere e più raramente febbre, in presenza di una sovrainfezione batterica. L’intensità, la persistenza della sintomatologia e la sua validazione obiettiva insieme con la severità dei reperti strumentali e laboratoristici rappresentano la base della graduazione clinica che, unitamente alla possibile insorgenza di complicanze loco-regionali o sistemiche, orienterà la scelta della strategia terapeutica basata sulle prove di efficacia e su autorevoli Linee Guida Internazionali, ovviamente adattata alle caratteristiche del singolo paziente.