In a time of censorship and inquisitions, Cyrano de Bergerac, philosopher, man of letters and libertine swordsman, dares to lift the veil of fiction to reveal the most uncomfortable truth: gods do not exist, the soul is not immortal and religion is a tool of power. The Death of Agrippina is not only a fierce tragedy set in imperial Rome, but a manifesto of critical thinking disguised as theatre. Agrippina, Sejanus, Tiberius: figures from Roman history who become tragic masks to express, between the lines, Cyrano's radical philosophy, nourished by Lucretius' Epicureanism, libertine atheism and denunciation of political imposture. Thanks to rigorous critical apparatus and an illuminating introduction, this Italian edition finally makes accessible a text that has been censored for centuries, yet continues to speak powerfully to our present. Héctor Savinien de Cyrano de Bergerac (1619-1655) was one of the most daring exponents of French erudite libertinism. A pupil of Gassendi, combatant and writer, he chose literature, fantasy novels and theatre as tools to convey a materialistic, anti-religious and deeply critical way of thinking. His works were often censored or published posthumously.

In un tempo di censure e inquisizioni, Cyrano de Bergerac, filosofo, lettera- to e spadaccino libertino, osa sollevare il velo della finzione per svelare la verità più scomoda: gli dèi non esistono, l’anima non è immortale e la religione è lo strumento del potere. La morte di Agrippina non è soltanto una tragedia feroce ambientata nella Roma imperiale, ma un manifesto del pensiero critico mascherato da teatro. Agrippina, Seiano, Tiberio: figure della storia romana che si fanno maschere tragiche per enunciare, tra le righe, la filosofia radicale di Cyrano, nutrita dell’epicureismo di Lucrezio, dell’ateismo libertino e della denuncia dell’impostura politica. Grazie a un apparato critico rigoroso e a un’introduzione illuminante, questa edizione italiana rende finalmente accessibile un testo censurato per secoli, che continua a parlare con forza al nostro presente. Héctor Savinien de Cyrano de Bergerac (1619-1655) fu uno degli esponenti più audaci del libertinismo erudito francese. Allievo di Gassendi, combat- tente e scrittore, scelse la letteratura, il romanzo fantastico e il teatro come strumenti per veicolare un pensiero materialista, anti-religioso e profonda- mente critico. Le sue opere furono spesso censurate o pubblicate postume.

Quintili, P. (2025). La morte di Agrippina, vedova di Germanico. Catania : Bonanno Editore.

La morte di Agrippina, vedova di Germanico

Quintili
2025-10-01

Abstract

In a time of censorship and inquisitions, Cyrano de Bergerac, philosopher, man of letters and libertine swordsman, dares to lift the veil of fiction to reveal the most uncomfortable truth: gods do not exist, the soul is not immortal and religion is a tool of power. The Death of Agrippina is not only a fierce tragedy set in imperial Rome, but a manifesto of critical thinking disguised as theatre. Agrippina, Sejanus, Tiberius: figures from Roman history who become tragic masks to express, between the lines, Cyrano's radical philosophy, nourished by Lucretius' Epicureanism, libertine atheism and denunciation of political imposture. Thanks to rigorous critical apparatus and an illuminating introduction, this Italian edition finally makes accessible a text that has been censored for centuries, yet continues to speak powerfully to our present. Héctor Savinien de Cyrano de Bergerac (1619-1655) was one of the most daring exponents of French erudite libertinism. A pupil of Gassendi, combatant and writer, he chose literature, fantasy novels and theatre as tools to convey a materialistic, anti-religious and deeply critical way of thinking. His works were often censored or published posthumously.
ott-2025
Settore M-FIL/06
Settore PHIL-05/A - Storia della filosofia
Italian
Rilevanza internazionale
Edizione critica di testi
In un tempo di censure e inquisizioni, Cyrano de Bergerac, filosofo, lettera- to e spadaccino libertino, osa sollevare il velo della finzione per svelare la verità più scomoda: gli dèi non esistono, l’anima non è immortale e la religione è lo strumento del potere. La morte di Agrippina non è soltanto una tragedia feroce ambientata nella Roma imperiale, ma un manifesto del pensiero critico mascherato da teatro. Agrippina, Seiano, Tiberio: figure della storia romana che si fanno maschere tragiche per enunciare, tra le righe, la filosofia radicale di Cyrano, nutrita dell’epicureismo di Lucrezio, dell’ateismo libertino e della denuncia dell’impostura politica. Grazie a un apparato critico rigoroso e a un’introduzione illuminante, questa edizione italiana rende finalmente accessibile un testo censurato per secoli, che continua a parlare con forza al nostro presente. Héctor Savinien de Cyrano de Bergerac (1619-1655) fu uno degli esponenti più audaci del libertinismo erudito francese. Allievo di Gassendi, combat- tente e scrittore, scelse la letteratura, il romanzo fantastico e il teatro come strumenti per veicolare un pensiero materialista, anti-religioso e profonda- mente critico. Le sue opere furono spesso censurate o pubblicate postume.
Libertinism; power; religion; atheism; wickedness; radical philosophy
Libertinismo; potere; religione; ateismo; malvagità; filosofia radicale
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Quintili, P. (2025). La morte di Agrippina, vedova di Germanico. Catania : Bonanno Editore.
Monografia
Quintili, P
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