In the statutes of the municipalities in the Sienese territory between the 14th and 16th centuries, we often find regulations regarding commercial activities and markets. However, their scope varies considerably: some statutes offer a fairly clear and detailed framework, while others are rather laconic and leave significant grey areas. The municipal statutes examined reveal a desire to incentivize local commercial activities, while subordinating them to the community interest. A varied set of regulations, constraints, obligations, and prohibitions present us with a reality where competition, speculation, excessive profits, lucrative strategies, and hoarding were vigorously reined in by the municipality. The municipality intervened forcefully everywhere, not only in punishing fraudulent behavior such as altering weights and measures or selling substandard products, but also in setting the prices of everything, where, and when it could be traded, ensuring everyone’s access to essential goods.

Negli statuti dei Comuni del territorio senese del periodo considerato (secoli XIV-XVI) troviamo spesso norme riguardanti le attività commerciali e i mercati, tuttavia vi è una certa diversità nella loro ampiezza: vi sono statuti che offrono un quadro abbastanza nitido e dettagliato e altri che sono piuttosto laconici e lasciano ampie zone d’ombra. Dagli statuti comunali esaminati emerge la volontà di incentivare le attività commerciali locali, ma subordinandole all’interesse comunitario. Un pur vario insieme di prescrizioni, vincoli, obblighi, divieti ci presentano una realtà dove la concorrenza, le speculazioni, gli eccessivi profitti, gli stratagemmi lucrativi, gli accaparramenti erano tenuti energicamente a freno dal Comune. Il Comune interveniva ovunque pesantemente non solo nel punire comportamenti fraudolenti come alterazione di pesi e misure o vendita di prodotti scadenti, ma anche nello stabilire i prezzi di ogni cosa, dove e quando si poteva commerciare, assicurando a tutti l’accesso ai beni essenziali.

Dani, A. (2025). La disciplina del mercato e del commercio nella normativa statutaria del territorio senese (secoli XIV-XVI). In G.P. Alberto Malvolti (a cura di), I mercati dei centri minori della Toscana. Tra Medioevo e prima età moderna (pp. 45-66). Firenze : Leo S. Olschki Editore.

La disciplina del mercato e del commercio nella normativa statutaria del territorio senese (secoli XIV-XVI)

alessandro dani
2025-11-01

Abstract

In the statutes of the municipalities in the Sienese territory between the 14th and 16th centuries, we often find regulations regarding commercial activities and markets. However, their scope varies considerably: some statutes offer a fairly clear and detailed framework, while others are rather laconic and leave significant grey areas. The municipal statutes examined reveal a desire to incentivize local commercial activities, while subordinating them to the community interest. A varied set of regulations, constraints, obligations, and prohibitions present us with a reality where competition, speculation, excessive profits, lucrative strategies, and hoarding were vigorously reined in by the municipality. The municipality intervened forcefully everywhere, not only in punishing fraudulent behavior such as altering weights and measures or selling substandard products, but also in setting the prices of everything, where, and when it could be traded, ensuring everyone’s access to essential goods.
nov-2025
Settore GIUR-16/A - Storia del diritto medievale e moderno
Italian
Rilevanza internazionale
Capitolo o saggio
Negli statuti dei Comuni del territorio senese del periodo considerato (secoli XIV-XVI) troviamo spesso norme riguardanti le attività commerciali e i mercati, tuttavia vi è una certa diversità nella loro ampiezza: vi sono statuti che offrono un quadro abbastanza nitido e dettagliato e altri che sono piuttosto laconici e lasciano ampie zone d’ombra. Dagli statuti comunali esaminati emerge la volontà di incentivare le attività commerciali locali, ma subordinandole all’interesse comunitario. Un pur vario insieme di prescrizioni, vincoli, obblighi, divieti ci presentano una realtà dove la concorrenza, le speculazioni, gli eccessivi profitti, gli stratagemmi lucrativi, gli accaparramenti erano tenuti energicamente a freno dal Comune. Il Comune interveniva ovunque pesantemente non solo nel punire comportamenti fraudolenti come alterazione di pesi e misure o vendita di prodotti scadenti, ma anche nello stabilire i prezzi di ogni cosa, dove e quando si poteva commerciare, assicurando a tutti l’accesso ai beni essenziali.
municipal statutes, trade, markets, corporations
statuti comunali, commercio, mercati, corporazioni
Dani, A. (2025). La disciplina del mercato e del commercio nella normativa statutaria del territorio senese (secoli XIV-XVI). In G.P. Alberto Malvolti (a cura di), I mercati dei centri minori della Toscana. Tra Medioevo e prima età moderna (pp. 45-66). Firenze : Leo S. Olschki Editore.
Dani, A
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