Nell'ambito delle disposizioni transitorie e finali, l’A. commenta il comma 2 dell'art.69 del decreto legislativo n.165 del 2001 di riforma del pubblico impiego, che richiama la disciplina del trattamento di fine rapporto nelle pubbliche amministrazioni. Al riguardo, l'A. affronta il tema della previdenza complementare, come previsto dalla legge n.335 del 1995, successivamente modificata dal decreto legislativo n. 252 del 2005, illustrando le cause del ritardo della previdenza complementare nel settore pubblico e le specialità che contraddistinguono questa disciplina rispetto a quella del settore privato, tra cui va segnalato l’accantonamento “figurativo” del trattamento di fine rapporto, legato essenzialmente al controllo della spesa pubblica. Infine, viene prestata attenzione ai fondi pensione dei dipendenti pubblici già istituiti ed effettivamente operanti, tra cui vale la pena di ricordare il Fondo Espero, caratteristico del comparto della scuola. L'A. conclude prospettando alcune linee guida per operare una riforma della previdenza complementare nel settore pubblico, in modo da attenuare quelle differenze che allo stato permangono tra questo e quello privato.
Battisti, A.m. (2007). Norme transitorie e finali: commento all'art. 69, comma 2 d.lgs.n. 165/2001. In L. Fiorillo (a cura di), Il diritto del lavoro. Vol. 3, Il lavoro pubblico (pp. 959-974). Milano : Giuffrè.
Norme transitorie e finali: commento all'art. 69, comma 2 d.lgs.n. 165/2001
BATTISTI, ANNA MARIA
2007-01-01
Abstract
Nell'ambito delle disposizioni transitorie e finali, l’A. commenta il comma 2 dell'art.69 del decreto legislativo n.165 del 2001 di riforma del pubblico impiego, che richiama la disciplina del trattamento di fine rapporto nelle pubbliche amministrazioni. Al riguardo, l'A. affronta il tema della previdenza complementare, come previsto dalla legge n.335 del 1995, successivamente modificata dal decreto legislativo n. 252 del 2005, illustrando le cause del ritardo della previdenza complementare nel settore pubblico e le specialità che contraddistinguono questa disciplina rispetto a quella del settore privato, tra cui va segnalato l’accantonamento “figurativo” del trattamento di fine rapporto, legato essenzialmente al controllo della spesa pubblica. Infine, viene prestata attenzione ai fondi pensione dei dipendenti pubblici già istituiti ed effettivamente operanti, tra cui vale la pena di ricordare il Fondo Espero, caratteristico del comparto della scuola. L'A. conclude prospettando alcune linee guida per operare una riforma della previdenza complementare nel settore pubblico, in modo da attenuare quelle differenze che allo stato permangono tra questo e quello privato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.