L’opera tradizionale cinese incarna la quintessenza della Cina. Insieme al dramma greco e al teatro indiano, è considerata la più antica cultura teatrale del mondo. Inoltre, è una delle più antiche forme di rappresentazione scenica della Cina. Le origini dell’opera tradizionale cinese risalgono al periodo antecedente la dinastia Qin (221-206 a.C.), quando combinava danza, canzoni e performance comiche. L’opera nazionale cinese nasce all’inizio del Novecento, una nuova tipologia di espressione artistico-musicale che integra elementi dell’opera tradizionale, della musica folklorica e dell’opera occidentale. L’opera nazionale cinese si serve così di elementi passati e stranieri: alla purezza e alla tecnica del canto tradizionale si affiancano le più avanzate tecniche musicali, vocali e artistiche occidentali, aprendo la strada a uno sviluppo unico e originale. Se l’opera tradizionale cinese ha origine prima della dinastia Qin (221-206 a.C. , solo durante le dinastie Han (206 a.C.-220 d.C.), Tang (618-907), Song (960-1279) e Jin (1115-1234) che assume i tratti di una forma artistica completa. La letteratura, la musica, la danza, le arti marziali, le tecniche acrobatiche, la recitazione e le arti in generale sono i suoi elementi costitutivi. Nell’opera tradizionale si possono distinguere più di seicento tipologie diverse: le più importanti sono l’Opera di Pechino, l’opera Shaoxing, l’opera Huangmei e l’opera Pingju. L'opera nazionale cinese nata agli inizi del XX secolo. Nel panorama dell'arte teatrale si presentava come un nuovo prodotto, originato da un lato dalla “modernizzazione” dell'opera tradizionale e dall'altro dalla “localizzazione” dell'opera occidentale. Per questo ha subito una doppia influenza, anche se è necessario fare le opportune distinzioni. Oltre a trattare della nascita e dello sviluppo dell'opera nazionale cinese, farò anche un confronto tra opera tradizionale e occidentale, ricercando punti di contatto e aspetti distintivi, mettendo anche in luce gli elementi di innovazione. Negli anni Venti del XX secolo possiamo ravvisare germogli dell'opera nazionale cinese nella produzione per l'infanzia del compositore Li Jinhui. Con la fine della dinastia Qing (1644-1922), con il passaggio dalla monarchia al comunismo, l'antichità è stata sostituita dalla modernità. Le opere di Li Jinhui nascevano dall'amore per la musica nazionale e folklorica; inoltre, avevano lo scopo di promuovere il cosiddetto baihuawen o cinese vernacolare scritto e rendere più popolare l'educazione musicale. Li Jinhui sosteneva che la musica cinese dovesse basarsi principalmente sulla musica nazionale, che a sua volta avrebbe dovuto concentrarsi sulla musica folklorica ponendo in evidenza la ricerca di elementi popolari e realisti. Li Jinhui ha creato una serie di qinmin geju, “opere per il popolo”, la cui caratteristica era quella di essere in linea con i gusti estetici dei bambini e del pubblico cinese moderno. Le opere risalenti a questa fase riflettono pienamente i caratteri nazionali, tanto in termini di materia trattata che di tecniche canore e di accompagnamento strumentale. Allo stesso tempo, attingono alle tecniche di esecuzione dell'operistica occidentale, adottando una modalità in base alla uale l’opera scandita dal sipario, mentre le forme di canto più ricorrenti sono assoli, duetti e cori. Tra il 1927 e il 1942, l'opera nazionale cinese ha conosciuto un periodo di esplorazione durante il quale i compositori si sono dedicati a numerosi tentativi, partendo dalle basi dell'opera, della danza e dalla musica nazionali, e aggiungendo tecniche espressive occidentali come dialoghi, pezzi d'insieme e cori. L’intento era trovare un'espressione lirica che si adattasse alle abitudini estetiche del pubblico cinese. Con lo scoppio della Guerra di Resistenza al Giappone, i temi della produzione risalente a questa fase sono stati pervasi da idee antimperialistiche, antifeudali e marcatamente patriottiche. Tra il 1942 e il 1949 – periodo a cui hanno fatto da sfondo la Guerra di Resistenza contro il Giappone e la Guerra Civile esplosa tra il Partito Nazionalista Cinese e il Partito Comunista Cinese – due opere hanno segnato ufficialmente la nascita dell'opera nazionale come forma performativa: Qiuzi, che tratta della resistenza contro lo straniero, e La ragazza dai capelli bianchi, dal soggetto rivoluzionario (v. Videografia). Qiuzi un’opera che rispecchia il modello occidentale, facendo uso di arie, recitativi, pezzi d’insieme e coro; il metodo di composizione della musica vocale e orchestrale differisce a seconda della grandezza dell’orchestra; la tecnica canora, invece, si serve ampiamente del canto lirico occidentale. La ragazza dai capelli bianchi, al contrario, mette in risalto le caratteristiche nazionali. Sebbene lo stile compositivo sia occidentale, la struttura musicale adotta modelli dell’opera tradizionale settentrionale e le canzoni popolari si basano sul linguaggio musicale del folklore cinese. Gli strumenti tradizionali cinesi primeggiano su quelli occidentali e la tecnica vocale, semplice e chiara, rispecchia pienamente l’opera delle province nordoccidentali, in particolare dello Shanxi. Tra la fine del e l’inizio del I secolo, sulla scia del consolidamento della Repubblica Popolare Cinese, della rivoluzione culturale e della politica di apertura all’Occidente, l’opera nazionale cinese ha esplorato nuovi orizzonti. Il mio obiettivo con questa tesi è fare luce sulla nascita, lo sviluppo e le influenze interne ed esterne che hanno contribuito a fare dell’opera nazionale cinese un fenomeno artistico unico nel suo genere. In particolare, tratterò di come alle forme e alla tecnica del canto tradizionale si siano lentamente affiancate le più avanzate tecniche musicali, vocali e artistiche occidentali. Analizzerò anche le forme musicali e di rappresentazione dell’opera nazionale cinese, oltre che le dinamiche politiche, sociali e culturali alla base della fusione tra l’opera tradizionale cinese e quella occidentale. Attraverso un attento esame del contesto socioculturale, del mondo musicale, della situazione politica e dell’ambiente linguistico, cercherò di svelare l’essenza e i tratti distintivi dell’opera nazionale cinese quale fenomeno unico nel suo genere.

Zhang, X. (2021). L’opera nazionale cinese: nascita, evoluzione e suoi rapporti con l’opera tradizionale cinese e l’opera occidentale.

L’opera nazionale cinese: nascita, evoluzione e suoi rapporti con l’opera tradizionale cinese e l’opera occidentale

ZHANG, XIAODAN
2021-01-01

Abstract

L’opera tradizionale cinese incarna la quintessenza della Cina. Insieme al dramma greco e al teatro indiano, è considerata la più antica cultura teatrale del mondo. Inoltre, è una delle più antiche forme di rappresentazione scenica della Cina. Le origini dell’opera tradizionale cinese risalgono al periodo antecedente la dinastia Qin (221-206 a.C.), quando combinava danza, canzoni e performance comiche. L’opera nazionale cinese nasce all’inizio del Novecento, una nuova tipologia di espressione artistico-musicale che integra elementi dell’opera tradizionale, della musica folklorica e dell’opera occidentale. L’opera nazionale cinese si serve così di elementi passati e stranieri: alla purezza e alla tecnica del canto tradizionale si affiancano le più avanzate tecniche musicali, vocali e artistiche occidentali, aprendo la strada a uno sviluppo unico e originale. Se l’opera tradizionale cinese ha origine prima della dinastia Qin (221-206 a.C. , solo durante le dinastie Han (206 a.C.-220 d.C.), Tang (618-907), Song (960-1279) e Jin (1115-1234) che assume i tratti di una forma artistica completa. La letteratura, la musica, la danza, le arti marziali, le tecniche acrobatiche, la recitazione e le arti in generale sono i suoi elementi costitutivi. Nell’opera tradizionale si possono distinguere più di seicento tipologie diverse: le più importanti sono l’Opera di Pechino, l’opera Shaoxing, l’opera Huangmei e l’opera Pingju. L'opera nazionale cinese nata agli inizi del XX secolo. Nel panorama dell'arte teatrale si presentava come un nuovo prodotto, originato da un lato dalla “modernizzazione” dell'opera tradizionale e dall'altro dalla “localizzazione” dell'opera occidentale. Per questo ha subito una doppia influenza, anche se è necessario fare le opportune distinzioni. Oltre a trattare della nascita e dello sviluppo dell'opera nazionale cinese, farò anche un confronto tra opera tradizionale e occidentale, ricercando punti di contatto e aspetti distintivi, mettendo anche in luce gli elementi di innovazione. Negli anni Venti del XX secolo possiamo ravvisare germogli dell'opera nazionale cinese nella produzione per l'infanzia del compositore Li Jinhui. Con la fine della dinastia Qing (1644-1922), con il passaggio dalla monarchia al comunismo, l'antichità è stata sostituita dalla modernità. Le opere di Li Jinhui nascevano dall'amore per la musica nazionale e folklorica; inoltre, avevano lo scopo di promuovere il cosiddetto baihuawen o cinese vernacolare scritto e rendere più popolare l'educazione musicale. Li Jinhui sosteneva che la musica cinese dovesse basarsi principalmente sulla musica nazionale, che a sua volta avrebbe dovuto concentrarsi sulla musica folklorica ponendo in evidenza la ricerca di elementi popolari e realisti. Li Jinhui ha creato una serie di qinmin geju, “opere per il popolo”, la cui caratteristica era quella di essere in linea con i gusti estetici dei bambini e del pubblico cinese moderno. Le opere risalenti a questa fase riflettono pienamente i caratteri nazionali, tanto in termini di materia trattata che di tecniche canore e di accompagnamento strumentale. Allo stesso tempo, attingono alle tecniche di esecuzione dell'operistica occidentale, adottando una modalità in base alla uale l’opera scandita dal sipario, mentre le forme di canto più ricorrenti sono assoli, duetti e cori. Tra il 1927 e il 1942, l'opera nazionale cinese ha conosciuto un periodo di esplorazione durante il quale i compositori si sono dedicati a numerosi tentativi, partendo dalle basi dell'opera, della danza e dalla musica nazionali, e aggiungendo tecniche espressive occidentali come dialoghi, pezzi d'insieme e cori. L’intento era trovare un'espressione lirica che si adattasse alle abitudini estetiche del pubblico cinese. Con lo scoppio della Guerra di Resistenza al Giappone, i temi della produzione risalente a questa fase sono stati pervasi da idee antimperialistiche, antifeudali e marcatamente patriottiche. Tra il 1942 e il 1949 – periodo a cui hanno fatto da sfondo la Guerra di Resistenza contro il Giappone e la Guerra Civile esplosa tra il Partito Nazionalista Cinese e il Partito Comunista Cinese – due opere hanno segnato ufficialmente la nascita dell'opera nazionale come forma performativa: Qiuzi, che tratta della resistenza contro lo straniero, e La ragazza dai capelli bianchi, dal soggetto rivoluzionario (v. Videografia). Qiuzi un’opera che rispecchia il modello occidentale, facendo uso di arie, recitativi, pezzi d’insieme e coro; il metodo di composizione della musica vocale e orchestrale differisce a seconda della grandezza dell’orchestra; la tecnica canora, invece, si serve ampiamente del canto lirico occidentale. La ragazza dai capelli bianchi, al contrario, mette in risalto le caratteristiche nazionali. Sebbene lo stile compositivo sia occidentale, la struttura musicale adotta modelli dell’opera tradizionale settentrionale e le canzoni popolari si basano sul linguaggio musicale del folklore cinese. Gli strumenti tradizionali cinesi primeggiano su quelli occidentali e la tecnica vocale, semplice e chiara, rispecchia pienamente l’opera delle province nordoccidentali, in particolare dello Shanxi. Tra la fine del e l’inizio del I secolo, sulla scia del consolidamento della Repubblica Popolare Cinese, della rivoluzione culturale e della politica di apertura all’Occidente, l’opera nazionale cinese ha esplorato nuovi orizzonti. Il mio obiettivo con questa tesi è fare luce sulla nascita, lo sviluppo e le influenze interne ed esterne che hanno contribuito a fare dell’opera nazionale cinese un fenomeno artistico unico nel suo genere. In particolare, tratterò di come alle forme e alla tecnica del canto tradizionale si siano lentamente affiancate le più avanzate tecniche musicali, vocali e artistiche occidentali. Analizzerò anche le forme musicali e di rappresentazione dell’opera nazionale cinese, oltre che le dinamiche politiche, sociali e culturali alla base della fusione tra l’opera tradizionale cinese e quella occidentale. Attraverso un attento esame del contesto socioculturale, del mondo musicale, della situazione politica e dell’ambiente linguistico, cercherò di svelare l’essenza e i tratti distintivi dell’opera nazionale cinese quale fenomeno unico nel suo genere.
2021
2020/2021
Beni culturali, formazione e territorio
34.
Settore PEMM-01/D - Etnomusicologia
Italian
Tesi di dottorato
Zhang, X. (2021). L’opera nazionale cinese: nascita, evoluzione e suoi rapporti con l’opera tradizionale cinese e l’opera occidentale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2108/433724
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