Il presente contributo prende le mosse da altre analisi precedentemente condotte con riferimento al mercato italiano, secondo cui le opportunità di ottenere un maggior fatturato per le aziende farmaceutiche potrebbero dipendere dalla strategia prescelta (laddove il confronto si pone tra una strategia conservatrice a fronte di una strategia innovativa, basata sull’introduzione di nuovi prodotti). L’analisi svolta in questo lavoro ha come obiettivo la stima di un modello econometrico relativo al comportamento delle aziende farmaceutiche e al livello di fatturato da esse conseguito, che tenga conto di variazioni intervenute nel tempo e tra le unità osservate. In questo contesto è stato ritenuto opportuno l’impiego di un modello a effetti fissi e un modello ad effetti random. Infatti, una peculiarità dei dati cross section in serie storica è l’eterogeneità non osservabile, in altre parole, la possibilità che vi siano effetti individuali che caratterizzano le osservazioni. Il lavoro ha inteso verificare le seguenti ipotesi: A) Livelli di fatturato più elevati sono associati alle scelte delle aziende a favore di una strategia innovatrice, consistente nell’incremento del numero di prodotti e di classi terapeutiche e B) Le aziende che sperimentano una politica di fusioni e acquisizioni o appartengono a gruppi consolidati hanno maggiori opportunità di conseguire un più elevato livello di fatturato. Complessivamente, queste ipotesi sono state verificate. In definitiva può osservarsi come la strutturazione del processo di ricerca e sviluppo sia la chiave di volta per ottenere nuovi farmaci efficaci, maggiore competitività e più benessere sociale. Non è detto, tuttavia, che l’aumento delle risorse investite in ricerca porti con sé la scoperta di prodotti innovativi ed il “successo” economico dell’azienda, anche se è possibile ipotizzare una stretta correlazione tra livello di investimenti, prodotti innovativi e posizionamento aziendale (secondo il legame causale per cui più investimenti in ricerca conducono a più innovatività e a più fatturato). Dal punto di vista macroeconomico, politiche pubbliche che incentivino la fase di R&S (eliminazione della frammentazione normativa, collaborazioni tra Università e Industria, etc.), ma anche la rimozione di vari ostacoli alla concorrenza, sembrano condizioni necessarie ancorché singolarmente non sufficienti per una decisiva inversione di rotta. Sui processi delineati pesano, però, le incertezze derivanti dalle politiche sanitarie pubbliche, in particolare sul versante della gestione del vincolo di bilancio, che in Italia spesso assumono la forma di politiche di inclusione/esclusione dalle classi di rimborso, o di ticketing o repricing (cfr. Gianfrate, 2002, Jacobzone, 2000, Mennini et al., 2005). Certamente gli ultimi provvedimenti normativi inerenti il settore farmaceutico (vedi Finanziaria 2007) sembrano far permanere le difficoltà sopra descritte. La “frammentazione” normativa e gli interventi di breve periodo e legati ad una logica congiunturale non aiutano il settore a programmare gli investimenti, soprattutto se il peso maggiore va a gravare proprio sul settore farmaceutico e non viene distribuito sull’intero settore sanitario tanto pubblico quanto privato. Un’analisi di tipo macroeconomico dello scenario farmaceutico in Italia potrebbe, inoltre, rappresentare l’ideale complemento del presente lavoro analizzando come il settore farmaceutico è mutato nel corso dell’ultimo decennio e se le modificazioni delle variabili macro (spesa in R&S, rapporto importazioni-esportazioni, concentrazione del mercato e ruolo degli interventi regolatori) hanno avuto un impatto nei risultati economici del settore.

Mennini, F.s., Gitto, L., Ratti, M., Spandonaro, F. (2009). Strategie e performance nel mercato farmaceutico italiano: un'analisi empirica. In M.R. Di Tommaso, D. Paci, L. Rubini (a cura di), L'industria della salute. Milano : Franco Angeli.

Strategie e performance nel mercato farmaceutico italiano: un'analisi empirica

MENNINI, FRANCESCO SAVERIO;GITTO, LARA NICOLETTA ANGELA;SPANDONARO, FEDERICO
2009-01-01

Abstract

Il presente contributo prende le mosse da altre analisi precedentemente condotte con riferimento al mercato italiano, secondo cui le opportunità di ottenere un maggior fatturato per le aziende farmaceutiche potrebbero dipendere dalla strategia prescelta (laddove il confronto si pone tra una strategia conservatrice a fronte di una strategia innovativa, basata sull’introduzione di nuovi prodotti). L’analisi svolta in questo lavoro ha come obiettivo la stima di un modello econometrico relativo al comportamento delle aziende farmaceutiche e al livello di fatturato da esse conseguito, che tenga conto di variazioni intervenute nel tempo e tra le unità osservate. In questo contesto è stato ritenuto opportuno l’impiego di un modello a effetti fissi e un modello ad effetti random. Infatti, una peculiarità dei dati cross section in serie storica è l’eterogeneità non osservabile, in altre parole, la possibilità che vi siano effetti individuali che caratterizzano le osservazioni. Il lavoro ha inteso verificare le seguenti ipotesi: A) Livelli di fatturato più elevati sono associati alle scelte delle aziende a favore di una strategia innovatrice, consistente nell’incremento del numero di prodotti e di classi terapeutiche e B) Le aziende che sperimentano una politica di fusioni e acquisizioni o appartengono a gruppi consolidati hanno maggiori opportunità di conseguire un più elevato livello di fatturato. Complessivamente, queste ipotesi sono state verificate. In definitiva può osservarsi come la strutturazione del processo di ricerca e sviluppo sia la chiave di volta per ottenere nuovi farmaci efficaci, maggiore competitività e più benessere sociale. Non è detto, tuttavia, che l’aumento delle risorse investite in ricerca porti con sé la scoperta di prodotti innovativi ed il “successo” economico dell’azienda, anche se è possibile ipotizzare una stretta correlazione tra livello di investimenti, prodotti innovativi e posizionamento aziendale (secondo il legame causale per cui più investimenti in ricerca conducono a più innovatività e a più fatturato). Dal punto di vista macroeconomico, politiche pubbliche che incentivino la fase di R&S (eliminazione della frammentazione normativa, collaborazioni tra Università e Industria, etc.), ma anche la rimozione di vari ostacoli alla concorrenza, sembrano condizioni necessarie ancorché singolarmente non sufficienti per una decisiva inversione di rotta. Sui processi delineati pesano, però, le incertezze derivanti dalle politiche sanitarie pubbliche, in particolare sul versante della gestione del vincolo di bilancio, che in Italia spesso assumono la forma di politiche di inclusione/esclusione dalle classi di rimborso, o di ticketing o repricing (cfr. Gianfrate, 2002, Jacobzone, 2000, Mennini et al., 2005). Certamente gli ultimi provvedimenti normativi inerenti il settore farmaceutico (vedi Finanziaria 2007) sembrano far permanere le difficoltà sopra descritte. La “frammentazione” normativa e gli interventi di breve periodo e legati ad una logica congiunturale non aiutano il settore a programmare gli investimenti, soprattutto se il peso maggiore va a gravare proprio sul settore farmaceutico e non viene distribuito sull’intero settore sanitario tanto pubblico quanto privato. Un’analisi di tipo macroeconomico dello scenario farmaceutico in Italia potrebbe, inoltre, rappresentare l’ideale complemento del presente lavoro analizzando come il settore farmaceutico è mutato nel corso dell’ultimo decennio e se le modificazioni delle variabili macro (spesa in R&S, rapporto importazioni-esportazioni, concentrazione del mercato e ruolo degli interventi regolatori) hanno avuto un impatto nei risultati economici del settore.
2009
Settore SECS-P/06 - ECONOMIA APPLICATA
Italian
Rilevanza nazionale
Capitolo o saggio
Mennini, F.s., Gitto, L., Ratti, M., Spandonaro, F. (2009). Strategie e performance nel mercato farmaceutico italiano: un'analisi empirica. In M.R. Di Tommaso, D. Paci, L. Rubini (a cura di), L'industria della salute. Milano : Franco Angeli.
Mennini, Fs; Gitto, Lna; Ratti, M; Spandonaro, F
Contributo in libro
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