La scena greca del xix secolo: "L’Avaro" di E. Mutzan-Martinengu e "Il Basilico" di A. Matesis

Il libro si concentra in particolare su due opere teatrali: L'Avaro di Elisavet Mutzan-Martinengu: Scritto tra il 1823 e il 1824, questo dramma è una delle poche opere superstiti della prolifica scrittrice. L'opera si ispira a modelli come Molière e la commedia "seria" goldoniana, ma si distingue per il suo realismo e la critica sociale. Il protagonista avaro, Selimos, è un simbolo dell'autoritarismo paterno e della supremazia maschile. La sua consorte, Melusa, rappresenta la lotta per la libertà individuale, anticipando il dramma borghese europeo. Il Basilico di Antonio Matesis: Scritto tra il 1829 e il 1830 e pubblicato nel 1859, è considerato un punto di svolta per il teatro neogreco. L'opera, ambientata nel 1712, intreccia un dramma familiare con un più ampio scontro sociale e ideologico. Attraverso il conflitto tra il dispotico padre aristocratico, Dario Ronkalas, e il figlio progressista, Draganigos, l'opera critica l'oppressione feudale e promuove gli ideali illuministici di giustizia e libertà individuale. Il volume include anche un'avvertenza dell'autore che discute le sue scelte drammaturgiche.