Nel presente lavoro, ci si propone di esaminare l’evoluzione del concetto di riservatezza, partendo da una prospettiva storica, filosofica e sociologica, per poi approfondire la sua trasformazione nel diritto dell’Unione Europea, nei sistemi di civil law e common law, e infine in alcuni Paesi specifici. Il Capitolo I si addentra nelle radici storiche e filosofiche del concetto di privacy, iniziando dall’antica Roma, dove la riservatezza emergeva come un valore fondamentale nell’ordinamento giuridico, e attraversando le epoche fino ad arrivare alle moderne riflessioni sul controllo sociale e sull’annientamento della privacy individuale, come esemplificato dal Panopticon di Bentham e dalle teorie di Foucault. Il Capitolo II si concentra sull’evoluzione del diritto alla privacy nell’ambito dell’Unione Europea, analizzando l’articolazione della protezione dei dati personali dalla Convenzione di Strasburgo alla recente legislazione dell’UE sul trattamento dei dati personali. Particolare attenzione è rivolta al Regolamento UE 2016/679, esaminandone l’ambito di applicazione, le definizioni chiave, e le questioni critiche relative al consenso e al diritto all’oblio. Nel Capitolo III, il focus si sposta sui sistemi giuridici di civil law e common law, esplorando come il diritto alla privacy si sia evoluto in paesi chiave come l’Italia, la Spagna, la Francia, la Germania, il Regno Unito e gli Stati Uniti, evidenziando le differenze e le somiglianze nei loro approcci alla tutela della riservatezza. Il Capitolo IV estende l’analisi alla tutela della privacy e della riservatezza in altre regioni del mondo, con particolare attenzione a Qatar, Emirati Arabi Uniti, Israele e Russia, offrendo un quadro globale delle diverse concezioni e applicazioni del diritto alla privacy. Infine, il Capitolo V presenta dei case study, dove si esaminano situazioni pratiche come l’uso errato della tecnologia e il riconoscimento facciale, fornendo esempi concreti di come il diritto alla privacy si interseca con le nuove tecnologie in diversi contesti giuridici. Attraverso questo percorso, il lavoro si propone di offrire una panoramica completa e approfondita sulle diverse interpretazioni e applicazioni del diritto alla privacy, un concetto sempre più rilevante nell’era digitale. Il concetto di privacy non è statico ma ha subito un’evoluzione significativa nel corso della storia. Ciò che era considerato privato nell’antica Roma o nel Medioevo differisce notevolmente dalla concezione moderna di privacy, influenzata da cambiamenti sociali, tecnologici e politici. La percezione della privacy varia notevolmente a seconda del contesto culturale e del sistema giuridico. Mentre nei sistemi di civil law la privacy è spesso regolata in maniera più codificata, nei sistemi di common law è più influenzata da precedenti giurisprudenziali. Queste differenze riflettono variazioni nelle priorità sociali e culturali. L’avvento della tecnologia digitale ha portato a nuove sfide per la privacy. La raccolta e l’analisi dei dati personali su larga scala hanno sollevato questioni complesse riguardo il consenso, il controllo sui propri dati e il diritto all’oblio. Questo sottolinea l’importanza di aggiornare continuamente le legislazioni per tenere il passo con i rapidi sviluppi tecnologici. In molte giurisdizioni, si osserva un delicato equilibrio tra il diritto alla privacy e la sicurezza nazionale o pubblica. Questo equilibrio è spesso al centro di dibattiti politici e giuridici, specialmente in contesti post-attentati terroristici o in situazioni di sorveglianza di massa. Ancora, emerge che, con la crescente interconnessione globale, la privacy non è più un concetto limitato a specifiche giurisdizioni. Iniziative come il GDPR (General Data Protection Regulation) dell’UE hanno effetti extraterritoriali, influenzando le politiche di privacy ben oltre i confini europei. Nonostante alcuni principi di base siano ampiamente riconosciuti, vi è una grande diversità nelle normative sulla privacy a livello internazionale. La giurisprudenza ha giocato e continua a giocare un ruolo fondamentale nell’evoluzione del diritto alla privacy. Le decisioni delle corti non solo interpretano le leggi esistenti ma spesso stabiliscono nuovi standard e principi, adattandosi alle mutevoli esigenze sociali. In conclusione, la privacy è un concetto dinamico che riflette i cambiamenti nella società, nella tecnologia e nelle priorità politiche. La sua protezione e regolamentazione richiedono un equilibrio delicato e un aggiornamento costante per garantire il rispetto dei diritti individuali in un mondo in rapida evoluzione.
Talamo, G. (2024). Il diritto alla privacy, la protezione dei dati personali: modelli normativi a confronto.
Il diritto alla privacy, la protezione dei dati personali: modelli normativi a confronto
TALAMO, GREGORIO
2024-01-01
Abstract
Nel presente lavoro, ci si propone di esaminare l’evoluzione del concetto di riservatezza, partendo da una prospettiva storica, filosofica e sociologica, per poi approfondire la sua trasformazione nel diritto dell’Unione Europea, nei sistemi di civil law e common law, e infine in alcuni Paesi specifici. Il Capitolo I si addentra nelle radici storiche e filosofiche del concetto di privacy, iniziando dall’antica Roma, dove la riservatezza emergeva come un valore fondamentale nell’ordinamento giuridico, e attraversando le epoche fino ad arrivare alle moderne riflessioni sul controllo sociale e sull’annientamento della privacy individuale, come esemplificato dal Panopticon di Bentham e dalle teorie di Foucault. Il Capitolo II si concentra sull’evoluzione del diritto alla privacy nell’ambito dell’Unione Europea, analizzando l’articolazione della protezione dei dati personali dalla Convenzione di Strasburgo alla recente legislazione dell’UE sul trattamento dei dati personali. Particolare attenzione è rivolta al Regolamento UE 2016/679, esaminandone l’ambito di applicazione, le definizioni chiave, e le questioni critiche relative al consenso e al diritto all’oblio. Nel Capitolo III, il focus si sposta sui sistemi giuridici di civil law e common law, esplorando come il diritto alla privacy si sia evoluto in paesi chiave come l’Italia, la Spagna, la Francia, la Germania, il Regno Unito e gli Stati Uniti, evidenziando le differenze e le somiglianze nei loro approcci alla tutela della riservatezza. Il Capitolo IV estende l’analisi alla tutela della privacy e della riservatezza in altre regioni del mondo, con particolare attenzione a Qatar, Emirati Arabi Uniti, Israele e Russia, offrendo un quadro globale delle diverse concezioni e applicazioni del diritto alla privacy. Infine, il Capitolo V presenta dei case study, dove si esaminano situazioni pratiche come l’uso errato della tecnologia e il riconoscimento facciale, fornendo esempi concreti di come il diritto alla privacy si interseca con le nuove tecnologie in diversi contesti giuridici. Attraverso questo percorso, il lavoro si propone di offrire una panoramica completa e approfondita sulle diverse interpretazioni e applicazioni del diritto alla privacy, un concetto sempre più rilevante nell’era digitale. Il concetto di privacy non è statico ma ha subito un’evoluzione significativa nel corso della storia. Ciò che era considerato privato nell’antica Roma o nel Medioevo differisce notevolmente dalla concezione moderna di privacy, influenzata da cambiamenti sociali, tecnologici e politici. La percezione della privacy varia notevolmente a seconda del contesto culturale e del sistema giuridico. Mentre nei sistemi di civil law la privacy è spesso regolata in maniera più codificata, nei sistemi di common law è più influenzata da precedenti giurisprudenziali. Queste differenze riflettono variazioni nelle priorità sociali e culturali. L’avvento della tecnologia digitale ha portato a nuove sfide per la privacy. La raccolta e l’analisi dei dati personali su larga scala hanno sollevato questioni complesse riguardo il consenso, il controllo sui propri dati e il diritto all’oblio. Questo sottolinea l’importanza di aggiornare continuamente le legislazioni per tenere il passo con i rapidi sviluppi tecnologici. In molte giurisdizioni, si osserva un delicato equilibrio tra il diritto alla privacy e la sicurezza nazionale o pubblica. Questo equilibrio è spesso al centro di dibattiti politici e giuridici, specialmente in contesti post-attentati terroristici o in situazioni di sorveglianza di massa. Ancora, emerge che, con la crescente interconnessione globale, la privacy non è più un concetto limitato a specifiche giurisdizioni. Iniziative come il GDPR (General Data Protection Regulation) dell’UE hanno effetti extraterritoriali, influenzando le politiche di privacy ben oltre i confini europei. Nonostante alcuni principi di base siano ampiamente riconosciuti, vi è una grande diversità nelle normative sulla privacy a livello internazionale. La giurisprudenza ha giocato e continua a giocare un ruolo fondamentale nell’evoluzione del diritto alla privacy. Le decisioni delle corti non solo interpretano le leggi esistenti ma spesso stabiliscono nuovi standard e principi, adattandosi alle mutevoli esigenze sociali. In conclusione, la privacy è un concetto dinamico che riflette i cambiamenti nella società, nella tecnologia e nelle priorità politiche. La sua protezione e regolamentazione richiedono un equilibrio delicato e un aggiornamento costante per garantire il rispetto dei diritti individuali in un mondo in rapida evoluzione.| File | Dimensione | Formato | |
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