Nell'articolo Da MCP a Greislzel per il tramite di Rzecznik Praw Dziecka e altri. Questioni inerenti alla competenza e al ritorno nei casi di sottrazione internazionale di minori, traendo spunto da tre recenti sentenze della Corte di giustizia dell’Unione europea, emesse tra il 2021 e il 2024 (le pronunce MCP, Rzecznik Praw Dziecka e altri, e Greislzel), viene affrontato il tema della sottrazione internazionale di minori, illecito che si realizza qualora bambini, fanciulli e adolescenti di qualsiasi nazionalità, abitualmente residenti in uno Stato, vengano forzatamente condotti o trattenuti all’estero senza il consenso di uno dei titolari della responsabilità genitoriale. Il contesto familiare è cruciale in questi casi, poiché la decisione di trasferire il minore deve essere valutata alla luce del suo interesse superiore, che include il diritto a mantenere un rapporto costante con entrambi i genitori e a conservare il suo ambiente di vita. L’esame viene condotto in riferimento alle questioni della competenza giurisdizionale in seguito a sottrazione internazionale e del ritorno del minore, ed è l’occasione per mettere in evidenza, alla luce della giurisprudenza della Corte di giustizia, quanto il regolamento (CE) n. 2201/2003, e oggi il regolamento (UE) 2019/1111, contribuiscano, nel settore di interesse, a rafforzare la certezza giuridica, a incrementare la flessibilità e la maggiore efficienza dei procedimenti pertinenti, nonché ad assicurare il buon funzionamento di uno spazio europeo di giustizia rispettoso dei diversi sistemi e delle diverse tradizioni giuridiche degli Stati membri dell’Unione
Simone, P. (2025). Da MCP a Greislzel per il tramite di Rzecznik Praw Dziecka e altri. Questioni inerenti alla competenza e al ritorno nei casi di sottrazione internazionale di minori. In P. Bianchi (a cura di), Genitorialità e alienazione parentale. Un tavolo di lavoro tra saperi e professioni (pp. 207-249). Milano : Key Editore.
Da MCP a Greislzel per il tramite di Rzecznik Praw Dziecka e altri. Questioni inerenti alla competenza e al ritorno nei casi di sottrazione internazionale di minori
Simone, P
2025-01-01
Abstract
Nell'articolo Da MCP a Greislzel per il tramite di Rzecznik Praw Dziecka e altri. Questioni inerenti alla competenza e al ritorno nei casi di sottrazione internazionale di minori, traendo spunto da tre recenti sentenze della Corte di giustizia dell’Unione europea, emesse tra il 2021 e il 2024 (le pronunce MCP, Rzecznik Praw Dziecka e altri, e Greislzel), viene affrontato il tema della sottrazione internazionale di minori, illecito che si realizza qualora bambini, fanciulli e adolescenti di qualsiasi nazionalità, abitualmente residenti in uno Stato, vengano forzatamente condotti o trattenuti all’estero senza il consenso di uno dei titolari della responsabilità genitoriale. Il contesto familiare è cruciale in questi casi, poiché la decisione di trasferire il minore deve essere valutata alla luce del suo interesse superiore, che include il diritto a mantenere un rapporto costante con entrambi i genitori e a conservare il suo ambiente di vita. L’esame viene condotto in riferimento alle questioni della competenza giurisdizionale in seguito a sottrazione internazionale e del ritorno del minore, ed è l’occasione per mettere in evidenza, alla luce della giurisprudenza della Corte di giustizia, quanto il regolamento (CE) n. 2201/2003, e oggi il regolamento (UE) 2019/1111, contribuiscano, nel settore di interesse, a rafforzare la certezza giuridica, a incrementare la flessibilità e la maggiore efficienza dei procedimenti pertinenti, nonché ad assicurare il buon funzionamento di uno spazio europeo di giustizia rispettoso dei diversi sistemi e delle diverse tradizioni giuridiche degli Stati membri dell’UnioneI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


