La piena dell’Adige del settembre 1882 è un momento decisivo nella storia di Verona, nel passaggio, già avviato nelle grandi città europee, dalla città dall’età moderna a quella dell’età contemporanea. Il tragico evento, in accordo agli sviluppi dell’ingegneria e dei principi della nascente disciplina urbanistica, richiede il progetto e la costruzione, tra gli anni Ottanta e Novanta dell’Ottocento, di un monumentale sistema di opere di difesa idraulica che, innescando un drastico cambiamento della morfologia urbana, altera profondamente l’originario rapporto tra il tessuto edilizio e produttivo della città e il suo fiume. In questo volume sono presentanti i primi esiti di una ricerca in corso condotta sulla base dell’analisi dei documenti d’archivio, conservati negli archivi storici del territorio veronese, e della copiosa bibliografia dell’epoca. La documentazione raccolta, prevalentemente proveniente dagli archivi dell’Ufficio Tecnico Municipale e del Genio Civile di Verona, oggi conservata presso l’Archivio di Stato di Verona, l’Archivio Generale del Comune di Verona e la Biblioteca Civica, e integrata da preziose collezioni fotografiche – come la straordinaria campagna commissionata a Giuseppe Bertucci dall’impresa Giacomo Laschi – ha permesso di ricostruire la storia del progetto della costruzione degli argini fluviali, offrendo nuovi spunti di lettura per l’evoluzione della città di Verona in epoca contemporanea, mettendo in luce il ruolo delle opere di ingegneria e degli ingegneri nella trasformazione urbana.
Bertolazzi, A., Giannetti, I. (2025). L'Adige a Verona: ingegneria e città (1882-1895). Verona : Edizioni Zero Tre.
L'Adige a Verona: ingegneria e città (1882-1895)
Giannetti I
2025-01-01
Abstract
La piena dell’Adige del settembre 1882 è un momento decisivo nella storia di Verona, nel passaggio, già avviato nelle grandi città europee, dalla città dall’età moderna a quella dell’età contemporanea. Il tragico evento, in accordo agli sviluppi dell’ingegneria e dei principi della nascente disciplina urbanistica, richiede il progetto e la costruzione, tra gli anni Ottanta e Novanta dell’Ottocento, di un monumentale sistema di opere di difesa idraulica che, innescando un drastico cambiamento della morfologia urbana, altera profondamente l’originario rapporto tra il tessuto edilizio e produttivo della città e il suo fiume. In questo volume sono presentanti i primi esiti di una ricerca in corso condotta sulla base dell’analisi dei documenti d’archivio, conservati negli archivi storici del territorio veronese, e della copiosa bibliografia dell’epoca. La documentazione raccolta, prevalentemente proveniente dagli archivi dell’Ufficio Tecnico Municipale e del Genio Civile di Verona, oggi conservata presso l’Archivio di Stato di Verona, l’Archivio Generale del Comune di Verona e la Biblioteca Civica, e integrata da preziose collezioni fotografiche – come la straordinaria campagna commissionata a Giuseppe Bertucci dall’impresa Giacomo Laschi – ha permesso di ricostruire la storia del progetto della costruzione degli argini fluviali, offrendo nuovi spunti di lettura per l’evoluzione della città di Verona in epoca contemporanea, mettendo in luce il ruolo delle opere di ingegneria e degli ingegneri nella trasformazione urbana.| File | Dimensione | Formato | |
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