The article examines the protection of trade union rights under the European Convention on Human Rights (ECHR), with a focus on the evolutionary interpretation provided by the European Court of Human Rights. The analysis focuses on Art. 11 ECHR, which enshrines the freedom of association, highlighting how this provision has been progressively extended to include not only the right to join a trade union (positive freedom), but also the right not to join one (negative freedom), as well as the right to collective bargaining and to strike. The article traces the main jurisprudential stages that led to the recognition of these rights, highlighting the dialogue between the Strasbourg Court and other sources of international law, such as the ILO Conventions, the European Social Charter and the Charter of Fundamental Rights of the European Union. Particular attention is paid to the role of the principle of non-discrimination (Art. 14 ECHR) and the concept of the margin of appreciation granted to member states. The concluding reflection highlights the progressive enhancement of the collective dimension of trade union rights and the relevance of the multilevel protection of workers' fundamental rights.

L'articolo esamina la tutela dei diritti sindacali nell’ambito della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), con particolare attenzione all’interpretazione evolutiva fornita dalla Corte europea dei Diritti dell’Uomo. L’analisi si concentra sull’art. 11 CEDU, che sancisce la libertà di associazione, evidenziando come tale disposizione sia stata progressivamente estesa a comprendere non solo il diritto di aderire a un sindacato (libertà positiva), ma anche il diritto di non aderirvi (libertà negativa), nonché il diritto alla contrattazione collettiva e allo sciopero. L’articolo ripercorre le principali tappe giurisprudenziali che hanno portato al riconoscimento di tali diritti, sottolineando il dialogo tra la Corte di Strasburgo e altre fonti del diritto internazionale, quali le Convenzioni OIL, la Carta Sociale Europea e la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea. Particolare attenzione è dedicata al ruolo del principio di non discriminazione (art. 14 CEDU) e al concetto di margine di apprezzamento riconosciuto agli Stati membri. La riflessione conclusiva mette in luce la progressiva valorizzazione della dimensione collettiva dei diritti sindacali e la rilevanza della protezione multilivello dei diritti fondamentali dei lavoratori.

D'Andrea, A. (2025). La tutela de los derechos sindicales en el Convenio Europeo de Derechos Humanos a la luz de la jurisprudencia del Tribunal Europeo de Derechos Humanos. REVISTA DERECHO DEL TRABAJO, 47(aprile-giugno 2025), 73-88.

La tutela de los derechos sindicales en el Convenio Europeo de Derechos Humanos a la luz de la jurisprudencia del Tribunal Europeo de Derechos Humanos

D'Andrea Antonella
2025-01-01

Abstract

The article examines the protection of trade union rights under the European Convention on Human Rights (ECHR), with a focus on the evolutionary interpretation provided by the European Court of Human Rights. The analysis focuses on Art. 11 ECHR, which enshrines the freedom of association, highlighting how this provision has been progressively extended to include not only the right to join a trade union (positive freedom), but also the right not to join one (negative freedom), as well as the right to collective bargaining and to strike. The article traces the main jurisprudential stages that led to the recognition of these rights, highlighting the dialogue between the Strasbourg Court and other sources of international law, such as the ILO Conventions, the European Social Charter and the Charter of Fundamental Rights of the European Union. Particular attention is paid to the role of the principle of non-discrimination (Art. 14 ECHR) and the concept of the margin of appreciation granted to member states. The concluding reflection highlights the progressive enhancement of the collective dimension of trade union rights and the relevance of the multilevel protection of workers' fundamental rights.
2025
Pubblicato
Rilevanza internazionale
Articolo
Esperti anonimi
Settore IUS/07
Settore GIUR-04/A - Diritto del lavoro
Spanish; Castilian
L'articolo esamina la tutela dei diritti sindacali nell’ambito della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), con particolare attenzione all’interpretazione evolutiva fornita dalla Corte europea dei Diritti dell’Uomo. L’analisi si concentra sull’art. 11 CEDU, che sancisce la libertà di associazione, evidenziando come tale disposizione sia stata progressivamente estesa a comprendere non solo il diritto di aderire a un sindacato (libertà positiva), ma anche il diritto di non aderirvi (libertà negativa), nonché il diritto alla contrattazione collettiva e allo sciopero. L’articolo ripercorre le principali tappe giurisprudenziali che hanno portato al riconoscimento di tali diritti, sottolineando il dialogo tra la Corte di Strasburgo e altre fonti del diritto internazionale, quali le Convenzioni OIL, la Carta Sociale Europea e la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea. Particolare attenzione è dedicata al ruolo del principio di non discriminazione (art. 14 CEDU) e al concetto di margine di apprezzamento riconosciuto agli Stati membri. La riflessione conclusiva mette in luce la progressiva valorizzazione della dimensione collettiva dei diritti sindacali e la rilevanza della protezione multilivello dei diritti fondamentali dei lavoratori.
La contribución examina la tutela de los derechos sindicales en el marco del Convenio Europeo de Derechos Humanos (CEDH), con especial atención a la interpretación evolutiva proporcionada por el Tribunal Europeo de Derechos Humanos. El análisis se centra en el arte. 11 CEDH, que establece la libertad de asociación, evidenciando cómo esta disposición se ha ampliado progresivamente para incluir no sólo el derecho a afiliarse a un sindicato (libertad positiva), sino también el derecho a no afiliarse (libertad negativa), así como el derecho a la negociación colectiva y a la huelga. El artículo traza las principales etapas de la jurisprudencia que condujeron al reconocimiento de estos derechos, subrayando el diálogo entre el Tribunal de Estrasburgo y otras fuentes de derecho internacional, como los Convenios de la OIT, la Carta Social Europea y la Carta de los Derechos Fundamentales de la Unión Europea. Se presta especial atención al papel del principio de no discriminación (art. 14 CEDH) y al concepto de margen de apreciación reconocido a los Estados miembros. La reflexión final destaca la valorización progresiva de la dimensión colectiva de los derechos sindicales y la relevancia de la protección multinivel de los derechos fundamentales de los trabajadores.
Trade union rights; Freedom of association; European Convention on Human Rights; European Court of Human Rights; European Social Charter; Collective bargaining; Strike; Discrimination
Diritti sindacali; Libertà di associazione; Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo; Corte europea dei Diritti dell’Uomo; Carta Sociale Europea; Contrattazione collettiva; Sciopero; Discriminazione
Derechos sindicales; Libertad sindical; Convenio Europeo de Derechos Humanos; Tribunal Europeo de Derechos Humanos; Carta Social Europea; Negociación colectiva; Huelga; Discriminación
D'Andrea, A. (2025). La tutela de los derechos sindicales en el Convenio Europeo de Derechos Humanos a la luz de la jurisprudencia del Tribunal Europeo de Derechos Humanos. REVISTA DERECHO DEL TRABAJO, 47(aprile-giugno 2025), 73-88.
D'Andrea, A
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