Questa ricerca vuole ricostruire il profilo intellettuale e la lunga carriera in ambito giudiziario e diplomatico di Massimo Pilotti, magistrato di lungo corso, che rappresenta un caso di studio particolarmente indicativo – ancora non sufficientemente indagato – di continuità delle istituzioni, non solo tra fascismo e Repubblica ma anche a livello europeo. Biografia che, sebbene non vanti un numero ampio di ricerche, conosce ormai una disamina da parte giuristi, storici e studiosi di diritto dell’Unione europea sia sul caso dello sgarbo istituzionale nel 1947 sia sul suo operato presso la Corte di giustizia del Lussemburgo. Meno copiosa e più frammentaria è l’indagine della fase dell’entre-deux guerres, quando, in alcuni momenti cruciali, si perdono le tracce del magistrato romano. Ed è proprio su questo periodo che – basandosi principalmente su fonti archivistiche inedite – si vuole soffermare questa ricerca. Seguire la carriera di Pilotti tra fascismo e Repubblica può rappresentare un osservatorio più ravvicinato sia sul giurista e futuro giudice europeo sia su quella continuità delle istituzioni di cui ha parlato Claudio Pavone che vede, soprattutto nelle alte cariche della magistratura, in special modo quella cassazionista, un travaso di uomini dai vertici del regime (finanche quello di Salò) agli apici dell’ordinamento giudiziario repubblicano.
Fioravanti, M. (2025). L’Affaire Pilotti. La continuità delle istituzioni tra Roma e Lussemburgo. RIVISTA DI STORIA DEL DIRITTO ITALIANO, 98(1), 121-159.
L’Affaire Pilotti. La continuità delle istituzioni tra Roma e Lussemburgo
Fioravanti, M
2025-01-01
Abstract
Questa ricerca vuole ricostruire il profilo intellettuale e la lunga carriera in ambito giudiziario e diplomatico di Massimo Pilotti, magistrato di lungo corso, che rappresenta un caso di studio particolarmente indicativo – ancora non sufficientemente indagato – di continuità delle istituzioni, non solo tra fascismo e Repubblica ma anche a livello europeo. Biografia che, sebbene non vanti un numero ampio di ricerche, conosce ormai una disamina da parte giuristi, storici e studiosi di diritto dell’Unione europea sia sul caso dello sgarbo istituzionale nel 1947 sia sul suo operato presso la Corte di giustizia del Lussemburgo. Meno copiosa e più frammentaria è l’indagine della fase dell’entre-deux guerres, quando, in alcuni momenti cruciali, si perdono le tracce del magistrato romano. Ed è proprio su questo periodo che – basandosi principalmente su fonti archivistiche inedite – si vuole soffermare questa ricerca. Seguire la carriera di Pilotti tra fascismo e Repubblica può rappresentare un osservatorio più ravvicinato sia sul giurista e futuro giudice europeo sia su quella continuità delle istituzioni di cui ha parlato Claudio Pavone che vede, soprattutto nelle alte cariche della magistratura, in special modo quella cassazionista, un travaso di uomini dai vertici del regime (finanche quello di Salò) agli apici dell’ordinamento giudiziario repubblicano.File | Dimensione | Formato | |
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