Architetture dentro architetture: le Mura Serviane alla stazione di Roma Termini

Le Mura Serviane, anche se andate in gran parte perdute, restano ancora un segno ben leggibile nella forma contemporanea della città. Partendo dall’analisi morfologica urbana, lo studio qui presentato approfondisce i temi del frammento, della lacuna, della traccia al fine di verificare come, nonostante le Mura di Servio Tullio siano un’infrastruttura “interrotta”, esse restano un “segno latente” che forma e trasforma la città. Le rovine serviane infatti, nella loro remota – quasi atemporale – imponenza, sono come objet trouvé che affiorano di tanto in tanto tra le vie e gli scorci di Roma, plastiche architetture a cui nel corso del tempo nuovi pezzi di città si sono sovrapposti. E la loro presenza-assenza, che ha determinato l’assetto della città antica, ha condizionato anche lo sviluppo del tessuto urbano della Roma Capitale. La complessa vicenda della Stazione Termini ne è esemplare testimonianza.