Il settore dell’ entertainment è uno dei più tipici fenomeni nei paesi evoluti all’inizio del terzo millennio, coinvolgendo molteplici attività che vanno dalla cultura allo sport, al turismo (alberghi, ristoranti, locali vari), ai media, eccetera. E’ un settore tipico dei nostri tempi proprio perché coinvolge dimensioni apparentemente contrastanti, nell’ottica tradizionale, quali fisicità e intangibilità, emozione e razionalità, globalità e località , ecc. , sviluppando ormai un contributo al PIL e all’occupazione, più o meno flessibile, sempre più rilevante. Un settore che può apparire a fruizione voluttuaria ma che sempre più spesso è essenziale per le persone quasi a considerarlo di “prima necessità”. In questo contesto l’organizzazione presenta configurazioni spesso innovative rispetto alle tradizionali produzioni manifatturiere, diventando necessario sperimentare nuove forme di organizzazione idonee, appunto, a soddisfare le esigenze presenti nel settore, spesso legate a creatività, flessibilità, relazionalità, individualità, socialità . In particolare dall’osservazione delle esperienze di successo si rileva la propensione a attivare forme originali di bilanciamento tra collaborazione e competizione, idonee a soddisfare l’altrettanto necessario bilanciamento tra high tech e high touch. Questo tipo d’impostazione comporta una nuova modalità di gestione con particolare riguardo alle competenze e attitudini necessarie per un comportamento professionale di chi opera in questo settore, configurandosi sempre più un nuovo fabbisogno nel mercato del lavoro che non è facile da soddisfare ai livelli sia manageriali sia operativi.
Cherubini, S. (2008). Cooperazione e competizione nel settore dell'entertainment. ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, 20(2), 233-259.
Cooperazione e competizione nel settore dell'entertainment
CHERUBINI, SERGIO
2008-01-01
Abstract
Il settore dell’ entertainment è uno dei più tipici fenomeni nei paesi evoluti all’inizio del terzo millennio, coinvolgendo molteplici attività che vanno dalla cultura allo sport, al turismo (alberghi, ristoranti, locali vari), ai media, eccetera. E’ un settore tipico dei nostri tempi proprio perché coinvolge dimensioni apparentemente contrastanti, nell’ottica tradizionale, quali fisicità e intangibilità, emozione e razionalità, globalità e località , ecc. , sviluppando ormai un contributo al PIL e all’occupazione, più o meno flessibile, sempre più rilevante. Un settore che può apparire a fruizione voluttuaria ma che sempre più spesso è essenziale per le persone quasi a considerarlo di “prima necessità”. In questo contesto l’organizzazione presenta configurazioni spesso innovative rispetto alle tradizionali produzioni manifatturiere, diventando necessario sperimentare nuove forme di organizzazione idonee, appunto, a soddisfare le esigenze presenti nel settore, spesso legate a creatività, flessibilità, relazionalità, individualità, socialità . In particolare dall’osservazione delle esperienze di successo si rileva la propensione a attivare forme originali di bilanciamento tra collaborazione e competizione, idonee a soddisfare l’altrettanto necessario bilanciamento tra high tech e high touch. Questo tipo d’impostazione comporta una nuova modalità di gestione con particolare riguardo alle competenze e attitudini necessarie per un comportamento professionale di chi opera in questo settore, configurandosi sempre più un nuovo fabbisogno nel mercato del lavoro che non è facile da soddisfare ai livelli sia manageriali sia operativi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.