Chiose a margine di un seminario sulla rinuncia alla proprietà immobiliare aspettando le Sezioni Unite

The essay critically examines the interpretative approach that denies the admissibility of the renunciation of the right to real estate property. In particular, the Author criticizes both (i) the thesis that seeks to identify the limit to the power of renunciation directly in Article 42 of the Italian Constitution and in the social function of property, and (ii) the thesis that argues the nullity of the cause of the renunciation when it is supported by a merely selfish purpose. According to the Author, on the other hand, the waiver must always be considered effective, since it is the duty of the State, in the exercise of its powers of “government of the national territory”, to take care of it, to which abandoned real estate always belongs, regardless of its state of conservation and whatever its value.

Il saggio esamina criticamente l’orientamento interpretativo che nega l’ammissibilità della rinuncia al diritto di proprietà immobiliare. In particolare l’Autore critica sia (i) la tesi che pretende di individuare il limite al potere di rinuncia direttamente nell’art. 42 della Costituzione italiana e nella funzione sociale della proprietà, sia (ii) la tesi che sostiene la nullità della causa del negozio di rinuncia quando la stessa sia sorretta da uno scopo meramente egoistico. Secondo l’Autore la rinuncia deve considerarsi, invece, sempre efficace, essendo del resto dovere dello Stato, nell’esercizio dei suoi poteri di «governo del territorio» prendersi cura del medesimo, a cui i beni immobili abbandonati pur sempre appartengono, indipendentemente dalle loro condizioni di conservazione e qualunque sia il loro valore.