Questo studio si concentra sul vocalismo tonico degli apprendenti germanofoni e romenofoni di italiano L2. I risultati mostrano l’applicazione del principio dell’equivalence classification (Flege, 1995) nella pronuncia delle vocali semi-aperte dei romeni. Il grado di apertura risulta spesso semi-chiuso; ciò suggerisce una certa difficoltà nella discriminazione delle opposizioni /e-ɛ/ e /o-ɔ/, che non sono fonologiche in romeno. I tedeschi producono correttamente le vocali italiane semi-aperte, ma nella pronuncia di /e/ e /u/ di alcuni apprendenti riscontriamo valori formantici peculiari. I modelli statistici e il clustering evidenziano produzioni vocaliche corrette nel caso degli apprendenti con le seguenti caratteristiche: esposizione all’italiano per almeno 48 mesi; uso dell’italiano nella comunicazione quotidiana; partecipazione a lezioni di pronuncia; livelli alti di competenze linguistiche. Non si riscontrano effetti significativi per l’età della prima esposizione all’italiano. Questi risultati indicano la rilevanza dell’input nell’insegnamento L2 della pronuncia.
Combei, C.r., Tordini, O., Ardolino, F. (2020). L’acquisizione del sistema vocalico italiano: uno studio acustico su parlanti germanofoni e romenofoni. ITALIANO LINGUADUE, 12(2), 175-188 [10.13130/2037-3597/15063].
L’acquisizione del sistema vocalico italiano: uno studio acustico su parlanti germanofoni e romenofoni
Claudia Roberta Combei
;
2020-01-01
Abstract
Questo studio si concentra sul vocalismo tonico degli apprendenti germanofoni e romenofoni di italiano L2. I risultati mostrano l’applicazione del principio dell’equivalence classification (Flege, 1995) nella pronuncia delle vocali semi-aperte dei romeni. Il grado di apertura risulta spesso semi-chiuso; ciò suggerisce una certa difficoltà nella discriminazione delle opposizioni /e-ɛ/ e /o-ɔ/, che non sono fonologiche in romeno. I tedeschi producono correttamente le vocali italiane semi-aperte, ma nella pronuncia di /e/ e /u/ di alcuni apprendenti riscontriamo valori formantici peculiari. I modelli statistici e il clustering evidenziano produzioni vocaliche corrette nel caso degli apprendenti con le seguenti caratteristiche: esposizione all’italiano per almeno 48 mesi; uso dell’italiano nella comunicazione quotidiana; partecipazione a lezioni di pronuncia; livelli alti di competenze linguistiche. Non si riscontrano effetti significativi per l’età della prima esposizione all’italiano. Questi risultati indicano la rilevanza dell’input nell’insegnamento L2 della pronuncia.File | Dimensione | Formato | |
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