L’analisi trattata riguarda i rapporti esistenti tra la falsa fatturazione nelle frodi fiscali, sempre più frequenti in particolar modo nel campo dell'IVA, ed il riciclaggio dei relativi proventi. Infatti, si sta ampliando sensibilmente l’applicazione di questi fenomeni frodatori, finalizzati all'alterazione della concorrenza a danno dell'erario, attraverso un meccanismo di società interposte che permettono prima l'acquisto di beni senza applicazione di IVA e poi consentono la detrazione IVA all’ultimo beneficiario del meccanismo fraudolento, senza un effettivo versamento del tributo nelle casse dello Stato. Si tratta del fenomeno delle cosiddette frodi carosello, che attualmente si sta estendendo anche in ambiti di criminalità organizzata e di associazioni a delinquere finalizzate appunto all'evasione dell'IVA. In base alla giurisprudenza di legittimità e alla dottrina di riferimento, l'elaborato analizza la differenza tra la falsa fatturazione per operazioni oggettivamente e soggettivamente inesistenti, con particolare riferimento a quest'ultimo illecito nell’ambito delle suddette frodi IVA. In questo contesto, le indagini finanziarie condotte nel tempo e sempre di più su vasta scala, non solo hanno consentito di disvelare meccanismi sempre più raffinati e fondati essenzialmente su un articolato sistema di fatturazioni per operazioni/prestazioni inesistenti generate dalle c.d. “società cartiere”, ma si sono proiettate sempre di più nell’individuazione degli effettivi beneficiari della frode e dei proventi dell'attività illecita, spesso schermati dietro prestanomi o altre società strutturate e apparentemente adempienti dal punto di vista tributario.
Covino, E. (2024). Le Frodi Carosello come illecito penal-tributario volto ad alterare fraudolentemente il meccanismo applicativo dell'IVA. RASSEGNA DELL'ARMA DEI CARABINIERI(1).
Le Frodi Carosello come illecito penal-tributario volto ad alterare fraudolentemente il meccanismo applicativo dell'IVA
Covino, E
Investigation
2024-05-01
Abstract
L’analisi trattata riguarda i rapporti esistenti tra la falsa fatturazione nelle frodi fiscali, sempre più frequenti in particolar modo nel campo dell'IVA, ed il riciclaggio dei relativi proventi. Infatti, si sta ampliando sensibilmente l’applicazione di questi fenomeni frodatori, finalizzati all'alterazione della concorrenza a danno dell'erario, attraverso un meccanismo di società interposte che permettono prima l'acquisto di beni senza applicazione di IVA e poi consentono la detrazione IVA all’ultimo beneficiario del meccanismo fraudolento, senza un effettivo versamento del tributo nelle casse dello Stato. Si tratta del fenomeno delle cosiddette frodi carosello, che attualmente si sta estendendo anche in ambiti di criminalità organizzata e di associazioni a delinquere finalizzate appunto all'evasione dell'IVA. In base alla giurisprudenza di legittimità e alla dottrina di riferimento, l'elaborato analizza la differenza tra la falsa fatturazione per operazioni oggettivamente e soggettivamente inesistenti, con particolare riferimento a quest'ultimo illecito nell’ambito delle suddette frodi IVA. In questo contesto, le indagini finanziarie condotte nel tempo e sempre di più su vasta scala, non solo hanno consentito di disvelare meccanismi sempre più raffinati e fondati essenzialmente su un articolato sistema di fatturazioni per operazioni/prestazioni inesistenti generate dalle c.d. “società cartiere”, ma si sono proiettate sempre di più nell’individuazione degli effettivi beneficiari della frode e dei proventi dell'attività illecita, spesso schermati dietro prestanomi o altre società strutturate e apparentemente adempienti dal punto di vista tributario.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
Rassegna Arma - Frodi carosello come illecito penal-tributario.pdf
solo utenti autorizzati
Tipologia:
Versione Editoriale (PDF)
Licenza:
Copyright dell'editore
Dimensione
8.75 MB
Formato
Adobe PDF
|
8.75 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


