Nel corso del Settecento, la donna visse un mutamento antropologico importante, a cui non si sottrassero certo le società italiane urbane: fu infatti questo il secolo di Maria Gaetana Agnesi e di Laura Bassi, di Moderata Fonte e di Lucrezia Marinelli, di Arcangela Tarabotti, di Elisabetta Caminer ed Eleonora de Fonseca Pimentel; il secolo dei salotti femminili. Prendendo atto di questa nuova realtà, la ricerca si concentra sulle innumerevoli conseguenze dell' irruzione dell 'esotico nel Continente europeo. Attraverso l'analisi della pubblicistica e della letteratura teatrale, dell 'odeporica e della poesia emerge come, in virtù del timore diffuso nei confronti di una libertà imprevista e imprevedibile, nella descrizione delle donne turche venisse agitato lo spettro della loro assoluta mancanza di libertà (ricordiamo la celebre aria del Don Giovanni di Mozart,) e, contestualmente, del loro eccessivo libertinaggio: un doppio registro di cui i Memoires di Casanova forniscono esemplificazione.
Formica, M. (2008). Cose turche. Riflessioni sulle donne nell'Italia del Settecento. In D. Balani, D. Carpanetto, Roggero. M (a cura di), Dall'origine dei lumi alla rivoluzione. Scritti in onore di Luciano Guerci e Giuseppe Ricuperati (pp. 207-226). Roma : Edizioni di Storia e Letteratura.
Cose turche. Riflessioni sulle donne nell'Italia del Settecento
FORMICA, MARINA
2008-01-01
Abstract
Nel corso del Settecento, la donna visse un mutamento antropologico importante, a cui non si sottrassero certo le società italiane urbane: fu infatti questo il secolo di Maria Gaetana Agnesi e di Laura Bassi, di Moderata Fonte e di Lucrezia Marinelli, di Arcangela Tarabotti, di Elisabetta Caminer ed Eleonora de Fonseca Pimentel; il secolo dei salotti femminili. Prendendo atto di questa nuova realtà, la ricerca si concentra sulle innumerevoli conseguenze dell' irruzione dell 'esotico nel Continente europeo. Attraverso l'analisi della pubblicistica e della letteratura teatrale, dell 'odeporica e della poesia emerge come, in virtù del timore diffuso nei confronti di una libertà imprevista e imprevedibile, nella descrizione delle donne turche venisse agitato lo spettro della loro assoluta mancanza di libertà (ricordiamo la celebre aria del Don Giovanni di Mozart,) e, contestualmente, del loro eccessivo libertinaggio: un doppio registro di cui i Memoires di Casanova forniscono esemplificazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.