Al "Milione" di Marco Polo, cui arrise un'immediata fortuna, è stata associata ben presto l’idea della meraviglia, del favoloso, dello stupore. Tuttavia, questi sentimenti sono insiti nel libro o sono stati sovrapposti ad esso da generazioni di lettori? Il testo del Milione toscano è indagato nelle trame lessicali e nelle strutture sintattiche che sostengono l’espressione della meraviglia, per tentare di coglierne il senso, di leggerne l’intenzione che s’intravede fra formularità e impatto con l’incognito, fra retorica ed esigenza espressiva, fra registrazione autoptica e filtrazione ideologica.
Marroni, S. (2008). La meraviglia di Marco Polo. L’espressione della meraviglia nel lessico e nella sintassi del Milione. In S. Conte (a cura di), I viaggi del Milione. Itinerari testuali, vettori di trasmissione e metamorfosi del Devisement du monde di Marco Polo e Rustichello da Pisa nella pluralità delle attestazioni (pp. 233-262). Roma : Tielle Media.
La meraviglia di Marco Polo. L’espressione della meraviglia nel lessico e nella sintassi del Milione
MARRONI, SERGIO
2008-01-01
Abstract
Al "Milione" di Marco Polo, cui arrise un'immediata fortuna, è stata associata ben presto l’idea della meraviglia, del favoloso, dello stupore. Tuttavia, questi sentimenti sono insiti nel libro o sono stati sovrapposti ad esso da generazioni di lettori? Il testo del Milione toscano è indagato nelle trame lessicali e nelle strutture sintattiche che sostengono l’espressione della meraviglia, per tentare di coglierne il senso, di leggerne l’intenzione che s’intravede fra formularità e impatto con l’incognito, fra retorica ed esigenza espressiva, fra registrazione autoptica e filtrazione ideologica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.