Presentazione dei risultati delle indagini condotte dal 2003 al 2004 nel pianoro di Taureana, presso Palmi. Il sito, posto a dominare con ampia vista l’area dello stretto e della bassa Calabria tirrenica, è stato interessato a più riprese da frequentazioni antropiche. Circostanza che non meraviglia, se si considera la sua posizione strategica, sia per le comunicazioni via mare che per quelle terrestri. L’alto promontorio, dalle pendici fortemente scoscese, si dispone a sud della foce del fiume Petrace, l’antico Métauros, che ha visto svilupparsi lungo il suo corso significative forme insediative nel corso dei secoli. Le nuove ricerche, oltre a delineare con maggior precisione l’articolazione architettonica e la cronologia del complesso in cementizio noto localmente come “palazzo di Donna Canfora”, hanno consentito di individuare momenti di discontinuità e di trasformazione degli assetti insediativi e di delineare diverse fasi nell’organizzazione spaziale dell’insediamento.
Fabbri, M., Osanna, M. (2005). Nuove indagini a Taureana di Palmi (Campagne di scavo 2003-2004). In R. Agostino (a cura di), Gli italici del Mètauros. Catalogo della mostra. Museo Nazione Archeologico di Reggio Calabria (29 aprile - 31 ottobre 2005) (pp. 227-240). Reggio Calabria : Laruffa Editore.
Nuove indagini a Taureana di Palmi (Campagne di scavo 2003-2004)
FABBRI, MARCO;
2005-01-01
Abstract
Presentazione dei risultati delle indagini condotte dal 2003 al 2004 nel pianoro di Taureana, presso Palmi. Il sito, posto a dominare con ampia vista l’area dello stretto e della bassa Calabria tirrenica, è stato interessato a più riprese da frequentazioni antropiche. Circostanza che non meraviglia, se si considera la sua posizione strategica, sia per le comunicazioni via mare che per quelle terrestri. L’alto promontorio, dalle pendici fortemente scoscese, si dispone a sud della foce del fiume Petrace, l’antico Métauros, che ha visto svilupparsi lungo il suo corso significative forme insediative nel corso dei secoli. Le nuove ricerche, oltre a delineare con maggior precisione l’articolazione architettonica e la cronologia del complesso in cementizio noto localmente come “palazzo di Donna Canfora”, hanno consentito di individuare momenti di discontinuità e di trasformazione degli assetti insediativi e di delineare diverse fasi nell’organizzazione spaziale dell’insediamento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.