Il saggio di Cecilia Panti verte sulla nozione di actio in ambito musicale, analizzata attraverso le due principali accezioni formulate da Boezio nel De institutione musica, previsto de forma, cioè come testo obbligatorio nel curriculum degli artistae: l’azione creativa del comporre musica e l’azione della musica stessa sul corpo e sulla mente umani. Il primo tema viene esaminato in alcuni influenti trattati di teoria musicale composti a Parigi nel xiii sec., cioè la Musica plana e la Musica mensurabilis attribuiti a Giovanni di Garlandia e i Tractatus de musica di maestro Lamberto, del domenicano Girolamo di Moravia e di Giovanni di Grouchy (de Grocheio). Il tema dell’azione della musica sull’uomo, invece, è discusso facendo riferimento alla nuova visione del ruolo etico e politico della musica in Grocheio e in Guglielmo d’Alvernia, nonché in due questioni quodlibetali di Pietro d’Alvernia, dalle quali emerge la considerazione medico-fisiologica dell’azione della musica sul corpo e sull’anima.
Panti, C. (2024). L'actio e l'ethos in trattati di teoria musicale prodotti a Parigi nella seconda metà del Duecento. MEDIOEVO: RIVISTA DI STORIA DELLA FILOSOFIA MEDIEVALE, 49, 209-236.
L'actio e l'ethos in trattati di teoria musicale prodotti a Parigi nella seconda metà del Duecento
Cecilia Panti
2024-01-01
Abstract
Il saggio di Cecilia Panti verte sulla nozione di actio in ambito musicale, analizzata attraverso le due principali accezioni formulate da Boezio nel De institutione musica, previsto de forma, cioè come testo obbligatorio nel curriculum degli artistae: l’azione creativa del comporre musica e l’azione della musica stessa sul corpo e sulla mente umani. Il primo tema viene esaminato in alcuni influenti trattati di teoria musicale composti a Parigi nel xiii sec., cioè la Musica plana e la Musica mensurabilis attribuiti a Giovanni di Garlandia e i Tractatus de musica di maestro Lamberto, del domenicano Girolamo di Moravia e di Giovanni di Grouchy (de Grocheio). Il tema dell’azione della musica sull’uomo, invece, è discusso facendo riferimento alla nuova visione del ruolo etico e politico della musica in Grocheio e in Guglielmo d’Alvernia, nonché in due questioni quodlibetali di Pietro d’Alvernia, dalle quali emerge la considerazione medico-fisiologica dell’azione della musica sul corpo e sull’anima.File | Dimensione | Formato | |
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