Il contributo analizza l'evoluzione della governance economica europea, rispetto ai caratteri originari previsti nel 1992 a Maastricht. Ne sono passaggi fondamentali, successivamente alla crisi del debito: il progressivo rafforzamento dei vincoli europei di disciplina fiscale; l'esteso uso dello strumento della condizionalità, intesa quale strumento funzionale al contenimento della spesa; il ruolo suppletivo della politica monetaria. Di segno opposto le trasformazioni indotte dal NGEU, che realizza un meccanismo di solidarietà e di condivisione dei rischi. La riforma del Patto di stabilità, approvata in via definitiva nell'aprile 2024, tiene conto solo in parte delle criticità emerse nel decennio precedente, realizzando una semplificazione delle regole di riferimento. Al tempo stesso, l'impostazione incentrata sulla definizione della traiettoria di riferimento da parte della Commissione, che si applica esclusivamente ai Paesi che abbiano disavanzo e debito eccessivi sulla base delle soglie prescritte, tende ad accentuare la polarizzazione e l’asimmetria tra gli Stati membri.
De Bellis, M. (2024). Prospettive di riforma della governance economica europea. In L. Lorenzoni (a cura di), Continuità e discontinuità nella finanza pubblica italiana nel contesto post-pandemico. Opportunità di riforma o risposte contingenti? (pp. 65-105). Editoriale Scientifica.
Prospettive di riforma della governance economica europea
De Bellis, M
2024-01-01
Abstract
Il contributo analizza l'evoluzione della governance economica europea, rispetto ai caratteri originari previsti nel 1992 a Maastricht. Ne sono passaggi fondamentali, successivamente alla crisi del debito: il progressivo rafforzamento dei vincoli europei di disciplina fiscale; l'esteso uso dello strumento della condizionalità, intesa quale strumento funzionale al contenimento della spesa; il ruolo suppletivo della politica monetaria. Di segno opposto le trasformazioni indotte dal NGEU, che realizza un meccanismo di solidarietà e di condivisione dei rischi. La riforma del Patto di stabilità, approvata in via definitiva nell'aprile 2024, tiene conto solo in parte delle criticità emerse nel decennio precedente, realizzando una semplificazione delle regole di riferimento. Al tempo stesso, l'impostazione incentrata sulla definizione della traiettoria di riferimento da parte della Commissione, che si applica esclusivamente ai Paesi che abbiano disavanzo e debito eccessivi sulla base delle soglie prescritte, tende ad accentuare la polarizzazione e l’asimmetria tra gli Stati membri.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


