Il progetto “La misura della Performance dei SSR”, giunto nel 2019 alla sua settima annualità, nasce con l’ambizione di fornire un contributo alla definizione delle politiche sanitarie, fornendo una valutazione delle opportunità che, a livello regionale, i cittadini hanno di tutelare la propria salute. La metodologia adottata per misurare la Performance si fonda assiomaticamente sulla sua natura multidimensionale; postula, inoltre, che i diversi portatori di interesse (stakeholder) abbiano aspettative non necessariamente coincidenti, così che la misura della Performance dipende dalle loro priorità. Segue a questa impostazione, che la misura della Performance deve prevedere una composizione delle diverse Dimensioni e anche delle diverse Prospettive. La trasparenza sui “pesi” di composizione adottati e anche sui processi per la loro elicitazione, è un punto qualificante della proposta di misura, essenziale in termini di accountability dell’esercizio. In ossequio a quanto espresso in premessa, il team di ricerca del C.R.E.A. Sanità (Consorzio per la Ricerca Economica Applicata in Sanità promosso dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”) ha elaborato un metodo originale di valutazione della Performance, sviluppato con la collaborazione di un Panel di esperti (attualmente circa 100) afferenti a cinque categorie di stakeholder (Utenti, Istituzioni, Professioni sanitarie, Management aziendale, Industria medicale). L’esercizio guarda alla Performance dal lato della domanda, non dell’offerta (pubblica) di servizi: va sottolineato che, quindi, il progetto non ha una vocazione “tecnocratica”; in altri termini, non è finalizzato a promuovere l’accountability dei SSR, ovvero a misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi di Sanità pubblica, compito già svolto da altre iniziative istituzionali e non; la finalità della misura proposta è quella di rappresentare una modalità “terza” di valutazione delle opportunità che i cittadini, nelle varie Regioni, hanno di tutelare la propria salute. Le politiche per la tutela della salute o più in generale, il miglioramento dei SSR regionali, non si possono, infatti, limitare a quelle per l’efficientamento: questo perché la tutela della salute è responsabilità condivisa in tutte le politiche, da quelle ambientali a quelle economiche, tanto per citare casi evidenti; ed anche perché passa altresì per i comportamenti dei cittadini, come ad esempio nelle decisioni di spesa privata per la Sanità: la misura di Performance adottata ha l’ambizione di guardare al fenomeno in una accezione olistica. Inoltre, va ricordato che la misura sintetica della Performance adottata utilizza un metodo “democratico” di “composizione”, nel senso che tutti i gruppi di stakeholder pesano allo stesso modo. Infine, notando che la Salute, secondo un corretto approccio olistico, è concetto dinamico e in continua evoluzione, legato alle modifiche del contesto socio-economico, culturale e politico, segnaliamo che anche la Performance, in quanto valutazione di livelli di tutela della salute conseguiti, non può che essere dinamica ed evolutiva. In effetti, le diverse repliche annuali del progetto hanno permesso di evidenziare e quantificare come la Performance sia un concetto intrinsecamente dinamico: i pesi di composizione si modificano nel tempo ed è possibile apprezzare come evolvano in modo coerente con i fattori politici e culturali di contesto, in particolare con le tendenze delle politiche sanitarie.
D’Angela, D., Polistena, B., Spandonaro, F. (2019). La misura della performance dei SSR. 7. edizione. Locorotondo Editore.
La misura della performance dei SSR. 7. edizione
D’Angela, D
;Polistena, B
;Spandonaro, F
2019-01-01
Abstract
Il progetto “La misura della Performance dei SSR”, giunto nel 2019 alla sua settima annualità, nasce con l’ambizione di fornire un contributo alla definizione delle politiche sanitarie, fornendo una valutazione delle opportunità che, a livello regionale, i cittadini hanno di tutelare la propria salute. La metodologia adottata per misurare la Performance si fonda assiomaticamente sulla sua natura multidimensionale; postula, inoltre, che i diversi portatori di interesse (stakeholder) abbiano aspettative non necessariamente coincidenti, così che la misura della Performance dipende dalle loro priorità. Segue a questa impostazione, che la misura della Performance deve prevedere una composizione delle diverse Dimensioni e anche delle diverse Prospettive. La trasparenza sui “pesi” di composizione adottati e anche sui processi per la loro elicitazione, è un punto qualificante della proposta di misura, essenziale in termini di accountability dell’esercizio. In ossequio a quanto espresso in premessa, il team di ricerca del C.R.E.A. Sanità (Consorzio per la Ricerca Economica Applicata in Sanità promosso dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”) ha elaborato un metodo originale di valutazione della Performance, sviluppato con la collaborazione di un Panel di esperti (attualmente circa 100) afferenti a cinque categorie di stakeholder (Utenti, Istituzioni, Professioni sanitarie, Management aziendale, Industria medicale). L’esercizio guarda alla Performance dal lato della domanda, non dell’offerta (pubblica) di servizi: va sottolineato che, quindi, il progetto non ha una vocazione “tecnocratica”; in altri termini, non è finalizzato a promuovere l’accountability dei SSR, ovvero a misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi di Sanità pubblica, compito già svolto da altre iniziative istituzionali e non; la finalità della misura proposta è quella di rappresentare una modalità “terza” di valutazione delle opportunità che i cittadini, nelle varie Regioni, hanno di tutelare la propria salute. Le politiche per la tutela della salute o più in generale, il miglioramento dei SSR regionali, non si possono, infatti, limitare a quelle per l’efficientamento: questo perché la tutela della salute è responsabilità condivisa in tutte le politiche, da quelle ambientali a quelle economiche, tanto per citare casi evidenti; ed anche perché passa altresì per i comportamenti dei cittadini, come ad esempio nelle decisioni di spesa privata per la Sanità: la misura di Performance adottata ha l’ambizione di guardare al fenomeno in una accezione olistica. Inoltre, va ricordato che la misura sintetica della Performance adottata utilizza un metodo “democratico” di “composizione”, nel senso che tutti i gruppi di stakeholder pesano allo stesso modo. Infine, notando che la Salute, secondo un corretto approccio olistico, è concetto dinamico e in continua evoluzione, legato alle modifiche del contesto socio-economico, culturale e politico, segnaliamo che anche la Performance, in quanto valutazione di livelli di tutela della salute conseguiti, non può che essere dinamica ed evolutiva. In effetti, le diverse repliche annuali del progetto hanno permesso di evidenziare e quantificare come la Performance sia un concetto intrinsecamente dinamico: i pesi di composizione si modificano nel tempo ed è possibile apprezzare come evolvano in modo coerente con i fattori politici e culturali di contesto, in particolare con le tendenze delle politiche sanitarie.| File | Dimensione | Formato | |
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