Eleonora Duse fu fra le prime attrici ad affrontare alcuni dei nodi fondamentali della modernità, collocandosi così nel solco di una ricerca che coinvolge gran parte delle esperienze artistiche più significative del secondo Ottocento europeo. Gli anni del vero esordio della Duse, che figlia d’arte aveva iniziato a recitare fin da bambina, sono gli anni ottanta, quelli della sua affermazione sulle scene come personalità artistica con un’identità di stile e una forza di poetica tanto nette da imporsi all’attenzione di pubblico e critica e mettere in breve tempo in discussione molti dei canoni recitativi del tempo. Dopo la breve esperienza napoletana accanto a Giovanni Emanuel e Giacinta Pezzana nel 1879, la Duse viene scritturata da Cesare Rossi nella Compagnia della Città di Torino: a partire dal 1881 è prima donna e in breve si afferma sui palcoscenici con un repertorio per lo più francese, uno stile definito nervoso e cerebrale, originale e strano, come l’attrice più dibattuta e moderna del tempo. Risalgono a quegli anni le prime della Principessa di Bagdad, di Fedora e della Signora delle camelie, di Frou-Frou e della Moglie di Claudio, suo repertorio privilegiato ancora per molti anni a venire ma, soprattutto, occasioni per affrontare e approfondire la figura della “cortigiana” (vera o presunta tale), che da tema si fa campo di ricerca formale e nodo problematico centrale della sua poetica. Anche di qui la sua modernità. In appendice il copione inedito usato dalla Compagnia a partire dal 1881 per le prime recite della Principessa di Bagdad di Dumas fils.
Orecchia, D. (2007). La prima Duse. Nascita di un'attrice moderna.. Roma : Artemide.
La prima Duse. Nascita di un'attrice moderna.
ORECCHIA, DONATELLA
2007-01-01
Abstract
Eleonora Duse fu fra le prime attrici ad affrontare alcuni dei nodi fondamentali della modernità, collocandosi così nel solco di una ricerca che coinvolge gran parte delle esperienze artistiche più significative del secondo Ottocento europeo. Gli anni del vero esordio della Duse, che figlia d’arte aveva iniziato a recitare fin da bambina, sono gli anni ottanta, quelli della sua affermazione sulle scene come personalità artistica con un’identità di stile e una forza di poetica tanto nette da imporsi all’attenzione di pubblico e critica e mettere in breve tempo in discussione molti dei canoni recitativi del tempo. Dopo la breve esperienza napoletana accanto a Giovanni Emanuel e Giacinta Pezzana nel 1879, la Duse viene scritturata da Cesare Rossi nella Compagnia della Città di Torino: a partire dal 1881 è prima donna e in breve si afferma sui palcoscenici con un repertorio per lo più francese, uno stile definito nervoso e cerebrale, originale e strano, come l’attrice più dibattuta e moderna del tempo. Risalgono a quegli anni le prime della Principessa di Bagdad, di Fedora e della Signora delle camelie, di Frou-Frou e della Moglie di Claudio, suo repertorio privilegiato ancora per molti anni a venire ma, soprattutto, occasioni per affrontare e approfondire la figura della “cortigiana” (vera o presunta tale), che da tema si fa campo di ricerca formale e nodo problematico centrale della sua poetica. Anche di qui la sua modernità. In appendice il copione inedito usato dalla Compagnia a partire dal 1881 per le prime recite della Principessa di Bagdad di Dumas fils.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.