Baudelaire, visto attraverso gli occhi critici di Sartre, cui l'opera varia e complessa, la poesia incentrata sulla perfezione musicale dello stile, ha aperto la strada al simbolismo e allo sperimentalismo. In questo testo l'autore incentra la sua riflessione sul misterioso rapporto di contiguità e diffidenza che lega Baudelaire a Sartre, e cioè il criticato all’esegeta, il demaistriano allo stalinista, il disperato demone ottocentesco al fazioso alfiere della libertà. Attraverso quest’analisi matura e spregiudicata, tratta le origini letterarie del nichilismo europeo e colloca il poeta maledetto (insieme a Flaubert, a Dostoevskij ed a Heine) tra i massimi a dipingere la formazione spirituale del nulla.
Piperno, A. (2007). Il demone reazionario. Sulle tracce del "Baudelaire" di Sartre. Roma : Gaffi.
Il demone reazionario. Sulle tracce del "Baudelaire" di Sartre
PIPERNO, ALESSANDRO
2007-01-01
Abstract
Baudelaire, visto attraverso gli occhi critici di Sartre, cui l'opera varia e complessa, la poesia incentrata sulla perfezione musicale dello stile, ha aperto la strada al simbolismo e allo sperimentalismo. In questo testo l'autore incentra la sua riflessione sul misterioso rapporto di contiguità e diffidenza che lega Baudelaire a Sartre, e cioè il criticato all’esegeta, il demaistriano allo stalinista, il disperato demone ottocentesco al fazioso alfiere della libertà. Attraverso quest’analisi matura e spregiudicata, tratta le origini letterarie del nichilismo europeo e colloca il poeta maledetto (insieme a Flaubert, a Dostoevskij ed a Heine) tra i massimi a dipingere la formazione spirituale del nulla.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.