La recente pubblicazione del Routledge International Handbook of Neuroaesthetics ha molto da insegnare sul rapporto tra l’estetica e le neuroscienze e, più in generale, costituisce un buon banco di prova per pensare il rapporto tra filosofia e scienza, ma anche un esempio di come non si dovrebbe più pensare un tale rapporto. Su questi temi si appunteranno le considerazioni che seguono, muovendo dalla neuroestetica quale esempio storico rilevante e al tempo stesso recente di come un certo ambito problematico, prima appannaggio di una disciplina filosofica (l’estetica), si sia affrancato dalla filosofia e sia divenuto prerogativa di una scienza naturale (la neuroestetica), riproducendo una storia da cui però la filosofia non sembra in grado di affrancarsi (§ 1), perché stenta a riconoscere il definitivo venir meno di alcune sue prerogative e la necessaria “precisazione” di altre (§ 3), a partire da un fondo comune e inaggirabile tra filosofia e scienza: l’intenzione di conoscere (§ 2). Riconoscere che cosa è (ancora) la filosofia e che cosa non è (più) è il primo passo per affrancarsi da quella storia e riattivare un dialogo proficuo e fecondo tra filosofia e scienze (§ 4)

Tedeschini, M. (2024). Verifica dell'estetica: Neuroscienze e filosofia. SYZETESIS, XI, 85-123 [10.53242/syzetesis/85].

Verifica dell'estetica: Neuroscienze e filosofia

Marco Tedeschini
2024-01-01

Abstract

La recente pubblicazione del Routledge International Handbook of Neuroaesthetics ha molto da insegnare sul rapporto tra l’estetica e le neuroscienze e, più in generale, costituisce un buon banco di prova per pensare il rapporto tra filosofia e scienza, ma anche un esempio di come non si dovrebbe più pensare un tale rapporto. Su questi temi si appunteranno le considerazioni che seguono, muovendo dalla neuroestetica quale esempio storico rilevante e al tempo stesso recente di come un certo ambito problematico, prima appannaggio di una disciplina filosofica (l’estetica), si sia affrancato dalla filosofia e sia divenuto prerogativa di una scienza naturale (la neuroestetica), riproducendo una storia da cui però la filosofia non sembra in grado di affrancarsi (§ 1), perché stenta a riconoscere il definitivo venir meno di alcune sue prerogative e la necessaria “precisazione” di altre (§ 3), a partire da un fondo comune e inaggirabile tra filosofia e scienza: l’intenzione di conoscere (§ 2). Riconoscere che cosa è (ancora) la filosofia e che cosa non è (più) è il primo passo per affrancarsi da quella storia e riattivare un dialogo proficuo e fecondo tra filosofia e scienze (§ 4)
2024
Pubblicato
Rilevanza nazionale
Articolo
Esperti anonimi
Settore M-FIL/04
Settore PHIL-04/A - Estetica
Italian
estetica, neuroestetica, filosofia, scienza, rappresentazione
Tedeschini, M. (2024). Verifica dell'estetica: Neuroscienze e filosofia. SYZETESIS, XI, 85-123 [10.53242/syzetesis/85].
Tedeschini, M
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