Nella città contemporanea, e ancor più nelle prefigurazioni di quella futura, la progressiva crescita della popolazione congiuntamente all’urgenza di ridurre l’impronta antropica nel pianeta ha spostato da tempo l’attenzione sul tema dei rifiuti. In tale direzione, formare una società consapevole è l’obiettivo primo per arginare la produzione degli scarti e congiuntamente attivare politiche di rigenerazione e riuso a partire dalla coscienza cittadina. D’altra parte i luoghi dei rifiuti, e in senso lato gli spazi del residuo, si rivelano di prioritaria importanza tanto ai fini della concreta localizzazione dell’accumulo di materiali di scarto quanto nella creazione di spazi per il recupero. Le discariche, le isole ecologiche (la parola isola ne è l’esempio lampante), sono ad oggi realtà confinate rispetto al contesto urbano, ma ci si interroga invece se piuttosto gli spazi degli scarti in genere, che derivano dalla società stessa, non possano in qualche modo interagire con essa in quanto appartenenti al ciclo della vita urbana e ai processi dell’abitare. Non si parla qui certo in termini di accumulo ma di riuso, si suggerisce cioè la necessità di concepire i luoghi dei rifiuti come luoghi del riciclo dove è possibile attivare politiche di recupero e rigenerazione a partire dalla sensibilizzazione della comunità.
Fiorelli, A. (2021). I luoghi degli scarti: spazi isolati o inclusivi?. In Stefano Bigiotti (a cura di), L' architettura degli scarti: teorie e pratiche per la progettazione sostenibile dei centri di riciclo e riuso (pp. 71-77). Roma : Architetti Roma.
I luoghi degli scarti: spazi isolati o inclusivi?
Angela Fiorelli
2021-01-01
Abstract
Nella città contemporanea, e ancor più nelle prefigurazioni di quella futura, la progressiva crescita della popolazione congiuntamente all’urgenza di ridurre l’impronta antropica nel pianeta ha spostato da tempo l’attenzione sul tema dei rifiuti. In tale direzione, formare una società consapevole è l’obiettivo primo per arginare la produzione degli scarti e congiuntamente attivare politiche di rigenerazione e riuso a partire dalla coscienza cittadina. D’altra parte i luoghi dei rifiuti, e in senso lato gli spazi del residuo, si rivelano di prioritaria importanza tanto ai fini della concreta localizzazione dell’accumulo di materiali di scarto quanto nella creazione di spazi per il recupero. Le discariche, le isole ecologiche (la parola isola ne è l’esempio lampante), sono ad oggi realtà confinate rispetto al contesto urbano, ma ci si interroga invece se piuttosto gli spazi degli scarti in genere, che derivano dalla società stessa, non possano in qualche modo interagire con essa in quanto appartenenti al ciclo della vita urbana e ai processi dell’abitare. Non si parla qui certo in termini di accumulo ma di riuso, si suggerisce cioè la necessità di concepire i luoghi dei rifiuti come luoghi del riciclo dove è possibile attivare politiche di recupero e rigenerazione a partire dalla sensibilizzazione della comunità.| File | Dimensione | Formato | |
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