Il particolare ambiente nel quale si svolge la prestazione di lavoro marittimo e la fondamentale componente internazionale che lo caratterizza giustificano l’applicazione di una disciplina speciale in tema di sicurezza, salute e orario di lavoro delle professioni marittime. Il diffondersi del Covid-19 e l’evoluzione pandemica hanno duramente colpito il settore del trasporto marittimo che copre circa il 90% del trasporto dei beni inerenti al commercio su scala mondiale. Per tutta la durata dell’emergenza sanitaria i lavoratori marittimi hanno avuto un ruolo chiave garantendo, a livello globale, la continuità delle catene di approvvigionamento di beni essenziali e l’operatività dei traffici commerciali. D’altro canto, le misure adottate dalla quasi totalità dei Paesi del mondo per contenere la diffusione del virus hanno costretto i lavoratori marittimi a rimanere a bordo delle navi per lunghi periodi di tempo, ben oltre il termine del loro contratto di arruolamento e, in molti casi, oltre il periodo massimo di servizio a bordo stabilito dalla Convenzione ILO sul lavoro marittimo (MLC 2006). Tale situazione ha ulteriormente messo in pericolo sia la salute mentale che fisica dei lavoratori marittimi già esposti ai rischi specifici derivanti dalla peculiarità della prestazione lavorativa e delle modalità di svolgimento.
Vagaggini, C. (2024). La specialità del lavoro marittimo e le nuove esigenze di semplificazione e digitalizzazione del settore. LAVORO E PREVIDENZA OGGI, 3-4.
La specialità del lavoro marittimo e le nuove esigenze di semplificazione e digitalizzazione del settore
Vagaggini C.
2024-04-01
Abstract
Il particolare ambiente nel quale si svolge la prestazione di lavoro marittimo e la fondamentale componente internazionale che lo caratterizza giustificano l’applicazione di una disciplina speciale in tema di sicurezza, salute e orario di lavoro delle professioni marittime. Il diffondersi del Covid-19 e l’evoluzione pandemica hanno duramente colpito il settore del trasporto marittimo che copre circa il 90% del trasporto dei beni inerenti al commercio su scala mondiale. Per tutta la durata dell’emergenza sanitaria i lavoratori marittimi hanno avuto un ruolo chiave garantendo, a livello globale, la continuità delle catene di approvvigionamento di beni essenziali e l’operatività dei traffici commerciali. D’altro canto, le misure adottate dalla quasi totalità dei Paesi del mondo per contenere la diffusione del virus hanno costretto i lavoratori marittimi a rimanere a bordo delle navi per lunghi periodi di tempo, ben oltre il termine del loro contratto di arruolamento e, in molti casi, oltre il periodo massimo di servizio a bordo stabilito dalla Convenzione ILO sul lavoro marittimo (MLC 2006). Tale situazione ha ulteriormente messo in pericolo sia la salute mentale che fisica dei lavoratori marittimi già esposti ai rischi specifici derivanti dalla peculiarità della prestazione lavorativa e delle modalità di svolgimento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.