L’edizione degli scavi Via Romano costituisce un’occasione eccezionale per un’edizione sistematica e completa di un repertorio medievale, per tutta una serie motivi. Tra questi, quelli che donano un valore aggiunto ai nostri contesti, oltre all’abbondanza e il buono stato di conservazione del materiale recuperato, sono l’ampio arco cronologico a cui i frammenti si riferiscono (VII-XIV secolo) e la natura dei contesti di rinvenimento, spesso riconducibili a bacini stratigrafici chiusi, caratterizzati da una residualità minima. Il nucleo di ceramiche attribuibili alle fasi tardo normanna, sveva, angioina e di via Tenente Gaspare Romano proviene da cinque differenti bacini stratigrafici in uso nel periodo compreso tra la seconda meta del XII e la prima meta del XIV secolo, per lo più riferibili a fasi di abbandono di pozzi e all’utilizzo di fosse come smaltitoi/latrine. Il capitolo in questione intende in primo luogo presentare il catalogo completo di tutte le classi ceramiche individuate. L’ampia mole di dati acquisiti ha permesso di ricostruire l’evoluzione della multiforme realtà produttiva del centro urbano di Mazara. Successivamente, attraverso un’analisi del panorama morfologico e funzionale dei contenitori, si sono potuti valutare gli sviluppi nei modi di consumo ceramico, legati alle pratiche di preparazione degli alimenti e al loro consumo a tavola. Infine, l’ampio panorama dei contenitori di importazione ha permesso di leggere e interpretare le dinamiche di circolazione dei prodotti ceramici che giungevano in citta sia attraverso canali regionali sia da più ampie rotte mediterranee.
Orecchioni, P. (2021). "Non invidio a Dio il paradiso perché son ben soddisfatto di vivere in Sicilia”. I consumi ceramici di Mazara nel basso Medioevo tra Sicilia citra Salsum e Mediterraneo. In Molinari Alessandra, Antonino Meo (a cura di), Mazara/Mazar: nel ventre della città medievale (secoli VII-XV). Edizione critica degli scavi (1997) in via Tenente Gaspare Romano. Firenze : All'Insegna del Giglio.
"Non invidio a Dio il paradiso perché son ben soddisfatto di vivere in Sicilia”. I consumi ceramici di Mazara nel basso Medioevo tra Sicilia citra Salsum e Mediterraneo
orecchioni Paola
Writing – Original Draft Preparation
2021-01-01
Abstract
L’edizione degli scavi Via Romano costituisce un’occasione eccezionale per un’edizione sistematica e completa di un repertorio medievale, per tutta una serie motivi. Tra questi, quelli che donano un valore aggiunto ai nostri contesti, oltre all’abbondanza e il buono stato di conservazione del materiale recuperato, sono l’ampio arco cronologico a cui i frammenti si riferiscono (VII-XIV secolo) e la natura dei contesti di rinvenimento, spesso riconducibili a bacini stratigrafici chiusi, caratterizzati da una residualità minima. Il nucleo di ceramiche attribuibili alle fasi tardo normanna, sveva, angioina e di via Tenente Gaspare Romano proviene da cinque differenti bacini stratigrafici in uso nel periodo compreso tra la seconda meta del XII e la prima meta del XIV secolo, per lo più riferibili a fasi di abbandono di pozzi e all’utilizzo di fosse come smaltitoi/latrine. Il capitolo in questione intende in primo luogo presentare il catalogo completo di tutte le classi ceramiche individuate. L’ampia mole di dati acquisiti ha permesso di ricostruire l’evoluzione della multiforme realtà produttiva del centro urbano di Mazara. Successivamente, attraverso un’analisi del panorama morfologico e funzionale dei contenitori, si sono potuti valutare gli sviluppi nei modi di consumo ceramico, legati alle pratiche di preparazione degli alimenti e al loro consumo a tavola. Infine, l’ampio panorama dei contenitori di importazione ha permesso di leggere e interpretare le dinamiche di circolazione dei prodotti ceramici che giungevano in citta sia attraverso canali regionali sia da più ampie rotte mediterranee.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Orecchioni_la ceramica bassomedievale di Mazara_compressed.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Versione Editoriale (PDF)
Licenza:
Creative commons
Dimensione
4.21 MB
Formato
Adobe PDF
|
4.21 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.